La bellezza è negli occhi di chi contempla

Feria prenatalizia dell’Accolto

Feria prenatalizia dell’Accolto

Lc 1, 63-80

In quel tempo. Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:

 

 

«Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano.

 

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati.

 

 

Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».

 

 

Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Il cantico di Zaccaria è la terza preghiera del vangelo di Luca, che in rapida successione segue Ave Maria e Magnificat.

Questa preghiera ripercorre tutto l’antico testamento, tutta la storia della salvezza partendo da Abramo, ne fa sintesi e al contempo apre uno sguardo verso il futuro.

Zaccaria diventa, narrando la sua gioia, il legame tra Antico e Nuovo.

Salmo 88 – Canterò per sempre l’amore del Signore.

 Canterò in eterno l’amore del Signore,

 di generazione in generazione

farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,

 perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;

 nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

 

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,

ho giurato a Davide, mio servo.

Stabilirò per sempre la tua discendenza,

di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

 

«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,

mio Dio e roccia della mia salvezza”.

Gli conserverò sempre il mio amore,

la mia alleanza gli sarà fedele».

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