Il mese del creato 2023 è ispirato dall’immagine dei fiumi: vorremmo che la Giustizia e la Pace scorrano con forza nella società.
A Lecco, il primo giorno di settembre, abbiamo chiesto perdono per i peccati ecologici e pregato per la Pace, percorrendo un piccolo tratto del fiume Caldone, che scorre accanto alla chiesetta dove ogni mese ci troviamo per pregare per la Pace.
Qualche sera fa invece, dopo la cena sotto il tendone della festa patronale di Pescate, abbiamo visto il film “Gente di fiume” realizzato professionalmente ma volontariamente da un gruppo di giovani cittadini attivi, che si impegnano per valorizzare e promuovere la rigenerazione ambientale e urbana del fiume Gerenzone. Il film ha restituito ai presenti la storia della vita e del lavoro lungo il fiume, nel corso del 1900, attraverso le interviste ad alcuni dei protagonisti dei quartieri percorsi dal fiume.
Le immagini e le parole hanno trasmesso la consapevolezza che l’energia del fiume per decenni ha permesso il lavoro e la crescita della città del ferro, che vuol dire la crescita del benessere delle famiglie. Ora ci rendiamo conto che il fiume, che ha anche ricevuto gli scarichi inquinati degli opifici e ha subito l’alterazione del suo corso naturale e dell’equilibrio ecosistemico, OGGI HA BISOGNO DELLA NOSTRA CURA.
Dopo averci donato la sua energia, ci chiede di rimuovere le barriere interne, di gestire meglio la vegetazione di sponda per garantire un apporto trofico adeguato, di rivedere la possibilità di percorrere le sponde e di accedere all’acqua, di curare il ripopolamento ittico.
Proprio come dice Papa Francesco nella enciclica Laudato Si n.232: “intorno a coloro che si prendono cura di un bene comune (un monumento, un paesaggio…) si recuperano e si sviluppano legami che riattivano il tessuto sociale“.
Infine domenica 17/09 faremo una passeggiata nei boschi che circondano la città di Lecco, fermandoci proprio sui tre fiumi, per coglierne il valore ambientale e sociale.
Buon proseguimento del mese del creato a tutti, prendendoci cura dei fiumi.
Silvia N.
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