Cari bambini,
nel vangelo di questa domenica Gesù è impegnato per tanto tempo a parlare con un gruppo di persone, i giudei, cioè abitanti della Giudea. Si dice che questi giudei avevano creduto in Gesù: erano delle persone rimaste affascinate da Gesù, da quello che raccontava di Dio, dai miracoli cioè le cose bellissime che aveva fatto!
Però il vangelo dice proprio avevano creduto…e ora? Credono ancora a Gesù? Si fidano di Lui?
Sembra proprio di no! Nonostante questo, Gesù dedica molto tempo a parlare con loro: ma più Gesù parla con loro di Dio Padre più loro si infastidiscono! Pensano: “Ma chi si crede di essere questo Gesù? Noi sappiamo già tutto e stiamo già vivendo benissimo, Gesù non può insegnarci qualcosa di nuovo!”.
I giudei non vogliono credere che Gesù sia il Figlio di Dio, preferiscono continuare a pregare Abramo, un uomo vissuto tanti anni prima, fedele amico di Dio Padre.
La stessa cosa succede anche a noi quando qualcuno ci dice una cosa che non sapevamo, ci spiega le cose in un modo nuovo, diverso, a cui non eravamo abituati. Facciamo fatica all’inizio ad accettare il cambiamento! E’ come quando ci viene chiesto di cambiare abitudine, ad esempio quando la mamma e il papà ci danno una nuova regola in casa: che rabbia e fatica all’inizio! Non vogliamo accettarla! Però poi pian piano vediamo che quella nuova regola, quella nuova abitudine ci fa stare meglio, più contenti, ci fa crescere bene! Succede perché la nuova regola viene da chi ci vuole bene e vuole il nostro bene!
Nel vangelo invece queste persone non sono veramente amiche di Gesù, perché non gli credono fino in fondo.
Eppure Gesù non si arrende mai neanche con ciascuno di noi, ci è sempre vicino anche quando noi arrabbiati vogliamo allontanarci da Lui, non lo vogliamo più come amico, ci comportiamo male, non lo preghiamo. Gesù è un amico vero che non ci abbandona mai, ci vuole sempre bene, è paziente con noi, proprio come un padre che ama i suoi figli! Il papà ci vuole sempre bene anche quando ci comportiamo male!
E noi sappiamo fidarci di Gesù e di chi ci vuole bene?
So ascoltare i miei genitori, i miei amici, oppure penso di avere sempre ragione e voglio sempre decidere io?
Pensare di avere sempre ragione, come fanno i Giudei, ci fa diventare molto egoisti: “No, non voglio fare i giochi che dici tu” , “Voglio smettere di giocare col tablet quando voglio io!!”.
Rispetto i tempi e le regole che mi danno i miei genitori, gli insegnanti, che mi vogliono bene?
In questa settimana, aiutato dalle domande, provo a migliorare un mio atteggiamento seguendo l’esempio di Gesù.
DISEGNO
Coloro il disegno di Gesù che dialoga con i Giudei.
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