Marco 9, 38-41
In quel tempo. Giovanni disse al Signore Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male
di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque, infatti, vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa».
#tentazionedellaConcupiscenza #nelnomediGesù
Dieci versetti prima (Marco 9, 28) i discepoli non sono in grado di guarire un epilettico (scacciare un demone). Qui, un altro ci riesce, nel nome di Gesù, ovvero nel nome del Figlio del Padre. Uno che non è del “gruppo”.
I discepoli che pur “hanno lasciato tutto” per camminare insieme a Gesù non hanno ancora vinto quella tentazione sotterranea che non ci abbandona mai: la tentazione della concupiscenza, ovvero la tentazione del possesso. In questo caso non si tratta del possesso di cose materiali (quelle che ti danno sicurezza), ma di cose spirituali (quelle che ti dicono che la tua vita è nel “giusto”).
Quando viviamo nella logica del possesso l’altro diventa il rivale.
“Non impeditelo.” le parole di Gesù non sono semplice tolleranza: non è semplicemente dire “faccia quel che crede”. E’ qualcosa di più profondo: è cambiare lo sguardo e accettare che il bene non debba essere impedito, chiunque lo faccia.
Ma Gesù va ancora oltre e fa notare ai suoi discepoli che “quello” agisce e mette al centro il nome di Gesù (il Figlio che ama tutti con lo stesso amore del Padre) mentre i discepoli stanno agendo nel nome “loro” (…non ci seguiva…)
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.
Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia
Dal salmo 34 (33)
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