La Grecia fa sul serio e lo sottolinea il primo ministro Kyriakos Mytsotakis “Entro il 2030 la pesca a strascico sarà abolita”.
Come sappiamo, questa pratica di pesca è molto utilizzata in molte parti del mondo, vengono “pescati” grandi quantità di pesce ma il danno all’ambiente e quindi all’ecosistema è altissimo.
Così, davanti a questa verità che non può essere velata, la Grecia vuole insegnare agli altri Stati europei e anche del mondo che questa tipologia di pesca può e deve essere abolita.
La legge entrerà in vigore entro due anni, iniziando nei parchi nazionali e poi in tutte le altre aree marine elleniche protette; per poter rendere reale un nuovo modo del controllo sono stati inseriti l’utilizzo dei droni.
Ma tutto questo non basta, saranno investiti ulteriori 780 milioni di euro per creare altri due parchi marini nazionali, uno nel mar Ionio e l’altro nel mar Egeo. Questa operazione porterà un incremento dal 19, 8% al 30% la presenza di parchi e aree protette nel Paese.
L’augurio qual è?
Semplice, la speranza che il lavoro intrapreso dalla Grecia non rimanga fine a se stesso, ma serva da ispirazione a tutti gli altri Stati europei… e poi si vedrà.
Il Peri
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