Lc 21, 5-28
In quel tempo. Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, il Signore Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita. (..)
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
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E’ iniziato quel periodo di Autunno che ci porta inesorabilmente all’inverno e capiamo bene come le giornate diventino sempre più buie, ci manca il sole e la luce. Inizia così anche l’Avvento, quel periodo di attesa della Luce vera. Ci accorgiamo allo stesso modo quando ci manca la Luce di Dio nella nostra vita?
Le “brutte parole” di “catastrofe”, usate in questi brani “apocalittici”, forse servono proprio a farci immaginare come sarebbe il mondo, la nostra vita, se Dio non fosse con noi, dalla nostra parte e non avesse già salvato il mondo!!!
Questo tempo di “avvertimento” ci è dato per prendere nuovamente consapevolezza. Queste immagini ci fanno poi accorgere per “differenza” della benevolenza e della consolazione (“nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto“) che derivano dalla promessa di liberazione che il Vangelo, Buona Notizia, contiene sempre! Anche oggi! Anche in questo tempo di violenza, delirio, guerra, divisioni, accuse, lamentele (esattamente come leggiamo oggi in questo brano “nazione contro nazione“)….Dio non si stanca di farci visita! (“la vostra liberazione è vicina“)
Invece c’è sempre l’occasione, in ogni oggi, di “sconvolgere” le nostre situazioni volgendolo al bene, con un atto di gentilezza e bontà gratuita, che sono sempre rivoluzionarie e aiutano a costruire il regno buono di Dio nelle nostre città e case.
Lasciamoci allora raggiungere anche dalle parole paoline della Seconda Lettura, che sono un invito a riappropriarci della nostra vera natura di “figli della luce“, figlio di Dio, fatti a Sua immagine e somiglianza, per contribuire a portare un po’ di luce in questo nostro mondo!
“Fratelli, fatevi imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore”.
“Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto”. (Ef 5, 1-11a)
Iniziamo questo periodo portando nel cuore la domanda: cosa posso fare OGGI per incontrare il Signore? Quale occasione di bene mi è data per rendere testimonianza della mia fede, della mia speranza?
Preghiamo con questo canto di AC, ormai datato ma sempre bello, per l’anniversario della ACR! “Diamo luce a questo mondo!”
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