La bellezza è negli occhi di chi contempla

I nostri cellulari

I nostri cellulari

Lo sapevi che il 96% dei materiali che compongono i nostri smartphone sono recuperabili, ma solo il 15% degli smartphone viene riciclato?
Perché è così importante socialmente ed ambientalmente una maggiore attenzione sia nella frequenza di sostituzione di questo oggetto, ormai così vitale per le nostre vite, sia nel contemplare la possibilità di acquistarli ricondizionati?

Il nostro cellulare è una vera e propria miniera, un tesoro di metalli rari e preziosi tra cui il rame, il ferro, il tungsteno, le terre rare (neodimio, terbio, cerio che – si ricorda – sono fondamentali per la tecnologia che dovrebbe accompagnare la transizione ecologica) e si citano anche l’argento (fino a 250mg) e l’oro (fino a 24mg).

Quello che dobbiamo tenere bene a mente è il lavoro di estrazione – spesso in condizioni di sfruttamento, ridottissime condizioni di sicurezza e lavoro minorile – ed il correlato lavoro dei processi chimici, impattanti dal punto di vista ambientale.
Per uno smartphone serve scavare almeno 30kg di roccia e – provando ad immaginare questo volume per il miliardo e mezzo circa di nuovi cellulari venduti ogni anno – cuba 45 milioni di tonnellate di rocce scavate per estrarre i necessari metalli, ad esempio per trovare la fornitura di 36 tonnellate d’oro.

 

Perché dunque è importantissimo conferire correttamente nei RAEE – Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche?

Il tasso di riciclo di un cellulare si attesta ad oltre il 96%. Questo significa che il 96% dei materiali che lo compongono, se l’apparecchio viene correttamente conferito, possono essere recuperati, con notevoli benefici economici (da 50.000 cellulari riciclati si ottiene oltre 1 kg di oro) e ambientali: un cellulare pesa circa 75 grammi, ma l’estrazione dei suoi ingredienti dalla Terra richiede lo scavo di 30 kg di roccia; il suo riciclo evita l’emissione 0,211 kg di Co2 e porta a un risparmio di energia di 1 Kwh.

Oltre ad un corretto smaltimento e riciclo, si potrebbe anche – a monte – pensare di acquistare ricondizionato, ovvero un prodotto che è stato usato e poi rigenerato oppure neanche immesso nel mercato per assenza di conformità piena, magari solo per parametri estetici. Si cita, a titolo di esempio, https://www.refurbed.it/c/smartphone/ portale dove potersi orientare.

Bisogna dire che non è sempre possibile garantire la piena efficacia ed efficienza; tuttavia, pensare di rompere la catena degli sprechi o dei sotto-utilizzi di prodotti che hanno ancora possibilità di vita è sicuramente un altro possibile atto di cura per la nostra casa comune.

Isabella, Cascina Frate Lupo

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