Anche oggi parliamo di Comunità energetiche!
Di fronte ai numeri delle CER attive in Italia viene da pensare a un flop. Non è così: siamo solo agli inizi e gli elementi da considerare nel futuro delle comunità energetiche sono molteplici.
Su 192 configurazioni attive, sono 47 le CER, mentre si contano 145 Gruppi di autoconsumatori di energia. Numero esigui, se si raffrontano con i numeri espressi a livello europeo, dove si contano oltre 9200 comunità energetiche attive (4800 delle quali solo in Germania) che servono più di due milioni di cittadini il confronto parrebbe impietoso. I numeri li ha illustrati Andrea Brumgnach, vicepresidente di Italia Solare e co-coordinatore del gruppo di lavoro CER e autoconsumo diffuso in occasione del Forum Italia Solare e riportati in una nota stampa.
«Soprattutto, occorre pensare che il percorso delle comunità energetiche in Italia è solo all’inizio. Consideriamo il confronto con i dati europei, in primis con la Germania, che ne conta 4800, ossia più della metà del totale. È bene dire che il percorso è stato avviato più di 20 anni fa. Se si calcola il numero complessivo diviso per il totale del tempo trascorso, i numeri espressi dall’Italia sono decisamente superiori a quelli tedeschi». A parlare è lo stesso Brumgnach.
Quale futuro occorre quindi immaginare per le CER? Lo scorso gennaio, proprio Italia Solare ipotizzava, a fronte di un obiettivo fissato dal DM CER di 5 GW al 2027 almeno altri 12GW da questa tipologia di impianti, vale a dire che le comunità energetiche potrebbero concorrere per circa il 15% al raggiungimento dell’obiettivo del fotovoltaico entro i prossimi sei anni.
Come si deve pensare il percorso delle comunità energetiche, con l’anno quasi concluso e un 2025 alle porte?
Su cosa occorre lavorare in materia di CER?
«Sulla necessità di spiegarle e di renderle comprensibili a tutti. Malgrado i webinar organizzati, i convegni svolti, gli articoli pubblicati, il tema delle comunità energetiche deve essere ancora compreso. Secondo un recente sondaggio, solo l’1% di una rappresentanza della popolazione italiana sa esattamente cos’è una comunità energetica. Il fattore su cui porre attenzione, oggi, non è tanto il meccanismo e il suo funzionamento, quanto, invece, cosa si sta facendo per informare la cittadinanza sull’opportunità aperta dalle comunità energetiche.
È giusto pensare a una semplificazione burocratica finalizzata ad avvicinare più soggetti possibile alla possibilità di avviare una comunità energetica, ma – ribadisco – lo scoglio più importante oggi su cui dobbiamo lavorare tutti è far comprendere caratteristiche e benefici delle CER».
Ecco il link dove reperire l’articolo per intero, su concessione dell’autore A. Ballocchi
https://www.infobuildenergia.it/approfondimenti/comunita-energetiche-italia-brumgnach/
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A proposito di cambiamenti, segnaliamo questa serata a fine mese, organizzata dal Movimento LaudatoSii e Azione Cattolica ambrosiana a Milano.
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