In questa domenica Gesù ci svela qualche dettaglio prezioso sul regno dei cieli.
Ci racconta di una piazza, di una vigna, di lavoratori e di un padrone piuttosto indaffarato.
Già… Hai provato a contare quante volte il padrone esce in cerca di lavoratori?
Uno, due, tre… Più che della propria vigna, il padrone sembra preoccupato del fatto che nessuno rimanga “con le mani in mano”, annoiato, escluso. La sua è una ricerca appassionata!
L’andirivieni del padrone della vigna ricorda le corse dei giocatori di una caccia al tesoro in paese. Non ti pare?
Quante volte, di tappa in tappa, si passa e ripassa per le stesse strade e piazze, animati dalla ricerca, dal desiderio di proseguire verso il tesoro.
Ma qual è il tesoro del padrone? Non è la vigna, non è la sua casa.
Per lui la cosa più importante è trovare gli uomini e coinvolgerli. Continuamente ripete loro il suo invito a partecipare. E alla fine della giornata, ecco la ricompensa.
Un denaro dato a ciascuno rivela le intenzioni del padrone che non ricambia secondo il tempo di lavoro, ma secondo il suo cuore. È il cuore di Dio che dà a ciascuno quanto ha pattuito: per tutti la stessa cifra, così a ciascuno è donata la stessa felicità. E proprio le
donne e gli uomini beati – felici perché amati – sono il tesoro di Dio.
Anche tu sei amato da Dio e per te desidera il bene.
Scrivi nel baule che trovi sulla fotografia il tuo nome, per ricordarti che, insieme a quella delle sorelle e dei fratelli, la tua felicità è il tesoro di Dio.
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