In questi ultimi mesi una parte della mia regione, la Basilicata, sta vivendo l’incubo della mancanza di acqua.
A causa di una gestione approssimativa negli anni, una diga è svuotata lasciando quasi senz’acqua circa 140000 persone che ad essa di approvvigionano tra cui Potenza capoluogo di regione e di conseguenza scuole, ospedali, università.
Si è proceduto da mesi ad una razionalizzazione dell’acqua che prevedeva la mancanza della risorsa idrica dalle 18:30 fino alle 6:30 del giorno successivo.
Questa interruzione si sta perpetrando tutt’ora mettendo in difficoltà famiglie intere e in ginocchio le attività commerciali.
Alla cronaca quotidiana e al rimbalzo delle responsabilità rimane il senso del valore che si dà all’essenziale.
L’acqua. Sorella nostra acqua. Preziosa e vitale, definita da san Francesco “casta, incontaminata e pure”.
La bellezza della natura e il valore essenziale delle cose hanno un senso profondo, non possiamo accorgerci di esse solo quando vengono a mancare.
L’educazione al rispetto della risorsa idrica e delle risorse naturali a partire da una formazione nelle scuole rimane quanto mai necessaria e unica strada per formare intere generazioni al rispetto naturale ambientale che è prima di tutto culturale.
Educhiamo, dunque, al rispetto; alla cultura dell’ essenzialità; alla cura delle persone e della natura; unica strada per trovare una simbiosi dell’uomo con la natura e con l’ambiente.
Angelo
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