Forse non ci crederai, ma i bambini e le bambine sono i più esperti – quasi dei maestri! – per fare ciò che il Vangelo di oggi suggerisce.
Come abbiamo ascoltato, Gesù insiste nel dire: “non preoccupatevi”.
Sa bene infatti che la vita di tutti i giorni nasconde alcuni pensieri, perfino qualche paura che a volte rischia di tenerci con la testa bassa. Ecco che allora il Signore propone un piccolo trucco e dice: “guardate”…
Dove dobbiamo guardare?
Niente di più semplice: in cielo e nei prati, come i bambini amano e sanno fare!
Guardate gli uccelli che volano, guardate i corvi, guardate i fiori, i gigli e l’erba verde.
È un invito a lasciarci stupire dalla bellezza gratuita e dalla vita che brulica attorno a noi.
In questi giorni, quante rondini riesci a contare mentre sfrecciano nel cielo?
Quanti papaveri rossi vedi sollevarsi tra le spighe?
Quello di Gesù è un incoraggiamento a sollevare il capo, per guardare in alto e più lontano!
In questo modo ci ricorda che siamo amati dal Padre, che siamo più preziosi di tutta la meraviglia che ci circonda.
È per questo che possiamo abbandonarci all’amore di Dio, come bambini che si affidano all’abbraccio di mamma o papà, e così ricordare la sua promessa di gioia e di pace per tutti noi.
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