In Uganda “con lo sguardo di Dio”

Mi chiamo Ruben, ho ventiquattro anni e ormai da qualche tempo opero in una missione francescana nel sud dell’Uganda.

Lasciare tutto, parenti, amici e comfort non è stato semplice ma la mia scelta di vita arriva da un percorso che ho iniziato ad intraprendere all’età di 18 anni.
Scegliere di partire per la missione così giovane, soprattutto all’inizio, mi ha fatto scontrare con diverse difficoltà, ma è stata fondamentale la guida e l’accompagnamento di persone spiritualmente mature e con esperienza che tutt’oggi mi seguono.

Essere missionari per me significa portare agli altri tutto sé stessi con i propri talenti (e anche le proprie fragilità) con lo sguardo di Dio.

E questo lo vivo ogni giorno in Missione, mentre sono in mezzo ai nostri ragazzi durante le attività giornaliere, o quando a fine giornata, giocando tutti insieme a calcio, mi rendo improvvisamente conto che siamo tutti uguali, figli dello stesso Dio e quindi fratelli.

Come in ogni esperienza di vita c’è qualcosa che si dona e qualcosa che si riceve. Dai bambini disabili che mi sono affidati imparo a divertirmi e a vivere con semplicità e leggerezza, mentre a loro cerco di insegnare alcuni fondamentali principi educativi e spirituali.

Due citazioni porto quotidianamente nel cuore: la prima dal vangelo di Matteo “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8). La seconda è di Santa Madre Teresa di Calcutta: “Non c’è carità senza preghiera”.

All’inizio della mia vita missionaria avevo il desiderio di aiutare tutti e cambiare il mondo, ora sono consapevole che è stata la missione ad aiutare e a cambiare me.

Ruben Formenti

con associazione Ewe Mama: https://www.ewemama.org/