Avrei voluto scrivere una buona notizia rispetto alle guerre che sono in corso, ma non ci è dato ancora di vedere un miglioramento. Alcuni uomini amano troppo la guerra e il potere, da impedire che si cerchino alternative al conflitto.
Forse la buona notizia viene dai piccoli. Le classi delle nostre scuole primarie sono il terreno sul quale si gioca il nostro futuro. Basti pensare ai loro nomi Assia, Jonel, Aniq, Marzuq, Boyan, che si mescolano con Andrea, Nicole, Cesare, Aurora, Ilenia, Gabriele …
Ed è in classe che vediamo semi di speranza: etnie molto diverse lavorano insieme, si divertono insieme, giocano insieme, litigano ma son capaci poi di darsi la mano per ricominciare a vivere da amici; non appena possono, fanno a gara ad aiutare gli altri.
Sono culture diverse e i piccoli si mostrano curiosi di conoscere e comprendere le differenze.
Sono varie religioni (cristiani, musulmani, buddisti …) e cresce in loro il rispetto per la diversità.
A noi adulti è dato il compito di accompagnarli nella scoperta che siamo “tutti fratelli”.
C’è un futuro di bene se questo accade a Malgrate!
Maestra Mary
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