La ricchezza … in Uganda

Mi chiamo Camilla ho 24 anni e, neanche io so bene come e perché, qualche mese fa mi sono ritrovata a prenotare un biglietto aereo per l’Uganda. Sarà stata la crisi che ti prende quando ti sei appena laureata e non sai cosa fare o un desiderio inespresso da tempo, ma spendere tre mesi in una cultura e un paese totalmente diverso da quello a cui sono abituata mi sembrava la cosa giusta da fare, e ora che i tre mesi sono quasi finiti, posso confermare che lo fosse.

Non è stata la mia prima esperienza di servizio, anni di scoutismo mi hanno ben preparata, ma questa è per me la prima esperienza di missione.
Si parte per aiutare, per mettersi in gioco e per sentirsi utili, con la presunzione di avere molto da dare, ma la vera ricchezza sta in ciò che si riceve.

La ricchezza è l’apprezzare la vita lenta e rilassata perché mpora mpora, piano piano, si fa tutto.
La ricchezza è l’imprevisto, che in un minuto ti cambia i piani di ogni giornata e la rende più bella.
La ricchezza è sapere che non c’è mai limite al numero di bambini che possono prenderti la mano.
La ricchezza è non parlare la stessa lingua ma conoscersi facendo insieme.
La ricchezza è condividere la colazione anche se la si è appena fatta a casa e il porridge neanche ti piace.
La ricchezza sta nel sentirsi straniero e sperduto, ma scoprire che cambiando il proprio modo di guardare, ogni differenza si annulla.

Non so cosa mi aspetta nel futuro, non so se ci saranno altre esperienze come questa, quello di cui sono certa è di come il mio sguardo verso il mondo sia cambiato ed ora non si possa più tornare indietro.

Camilla, in missione con Ewe Mama