Sera. Locale sui Navigli. Sono con amici per un aperiCena.
Poco distante dal nostro tavolo un gruppo di ragazzotti poco più che adolescenti attira la mia attenzione.
Uno di loro è piuttosto agitato, beve an più del dovuto. È disperato, lo vedo.
Gli amici si danno da fare per consolare le sue pene (pene d’amore? Delusione scolastica o sportiva? boh).
Cercano di farlo mangiare per mitigare gli effetti dell’alcol. Uno di loro si allontana e lo sento parlare al telefono con la mamma del ragazzo disperato. La avvisa che gli hanno portato via le chiavi del “motore” e che quando si sarebbe finalmente calmato, avrebbero provveduto loro ad accompagnarlo a casa, in auto in tutta sicurezza, che stesse tranquilla.
Il mattino seguente il povero ragazzo avrà avuto senz’altro un gran mal di testa, ma spero si sia reso conto della fortuna di avere degli AMICI così grandi.
Tempo fa girava sui social questa frase :
“VIVERE È COME ANDARE IN BICICLETTA, PER STARE IN EQUILIBRIO DEVI MUOVERTI”.
Quella sera, in quel locale, c’era questo tandem…. Mi ha fatto pensare…
Nella vita è meglio andare in tandem, perché se la compagnia è buona puoi permetterti di non pedalare e riprendere fiato. Se sei stanco o triste hai chi pedala con te, per te.
Io, modestamente, faccio parte di una splendida compagnia!
Rossella
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