Organizzare un momento formativo sulla Laudato Si non è mai stato particolarmente complesso per la Fraternità Evangelii Gaudium: alcuni di noi si mettevano in gioco nell’approfondire i temi (cibo, moda, trasporti, energia) e poi si forniva la cornice teorica del tema e le linee guida per provare a vivere la dimensione ecologica al loro interno.
Lo scorso weekend – spronati da coloro che chiedevano di toccare con mano questa “conversione ecologica” e fare dunque concreta esperienza dell’ecologia integrale – abbiamo immaginato una serie di variazioni organizzative che accompagnassero la parte di formazione:
– Gestione dei pasti sia per la cena in condivisione, sia per il pranzo della domenica – offerto dalla fraternità – abbiamo chiesto che ogni pietanza avesse qualcosa di sostenibile: uno o più ingredienti acquistati senza packaging o almeno senza packaging di plastica; oppure derivanti da
terre coltivate nel rispetto dell’ambiente; oppure con prodotti a km 0; oppure con carne / pesce ma non di allevamenti intensivi; oppure
frutta e verdura di stagione.
– Stoviglie: ognuno è stato chiamato a portarsi bicchiere, piatto, posate.
– Banchetto: il banchetto è stata un’occasione per mostrare i prodotti aventi attenzione ecologica per la casa (e non), già sperimentati concretamente (es. detersivi, spugnette per la pulizia delle stoviglie, carta cera d’api, coppette mestruali, buone abitudini sugli abiti, indirizzi dei fornitori etc).
– Libri in consultazione: abbiamo portato tutti i libri a tema presenti nelle nostre biblioteche, sia per i bimbi che per gli adulti.
Quali risultati a fine weekend per i partecipanti (circa 40 adulti e 15 bambini)?
– Sacchetto dei rifiuti indistinti vuoto!
– Pasto della domenica con pasta iris al sugo di zucca km0 (con olio evo calabrese), formaggi delle montagne piemontesi presi direttamente dai produttori, secondo a base di farina di ceci con differenti ingredienti (verdure, formaggi);
… a fianco ai contenuti più teorici su falsi miti, narrazione positiva, ecologia integrale in ambito politico e culturale… ecco che si è concretizzato tanto tanto scambio su come fare / come agire / come trasformare piccole abitudini ordinarie in abitudini “permeate” di ecologia integrale.
La sensazione di averlo fatto insieme non ci ha alleggerito di fronte alla consapevolezza delle evidenze – sempre più forti – degli effetti in corso, ma ci ha rinforzato sulla scelta interiore di questo nostro “posizionarci” a favore di un’ecologia integrale reale, quotidiana, concreta.
Isabella Brianza, Fraternità EG
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