Il Vangelo inizia dicendo: “Nessuno può servire due padroni perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza”. Vi ricordate il Comandamento che dice: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente?” Ecco, è questo che vuole il Signore: ci vuole tutti per Lui e per questo non ci possono essere compromessi.
Se le nostre ricchezze, tutte le cose che possediamo diventano il motivo più importante di vita, il nostro idolo, rischiamo di dimenticarci di Dio. Nel Vangelo di oggi Gesù ci dice di non preoccuparci per quello che mangeremo, o berremo, o vestiremo. Certamente il Signore non nega l’importanza del nutrimento, del vestire e di quanto serve alla vita di ogni giorno! Non vuole certo dirci che dobbiamo digiunare o rimanere nudi, né che dobbiamo aspettare che altri ci diano il necessario, ma vuole dirci di non vivere nella esagerata ricerca di queste cose.
Vuole metterci in guardia dalle troppe preoccupazioni che abbiamo e da quell’attaccamento alle nostre cose che poi spesso ci lascia insoddisfatti, e ci ricorda che il nostro Padre del cielo sa di che cosa abbiamo bisogno prima ancora che glielo chiediamo.
Per farci capire meglio ciò, il Maestro ci fa l’esempio degli uccelli del cielo e dei gigli dei campi. Che cosa significa questo? Gesù ci dice che non c’è creatura, per quanto piccola ai nostri occhi, di cui Dio non si prenda cura. E noi che siamo figli suoi? A noi dice: “Non valete voi più di loro?”. Con queste parole ci fa proprio riflettere, perché, a volte, ci dimentichiamo dell’amore che Dio ha per noi, ci dimentichiamo che lui è nostro Padre. Noi sappiamo bene come sono i nostri papà: anche se sono lontani non dimenticano mai i loro figli e fanno arrivare il loro amore, la loro tenerezza, la loro cura in ogni modo. Se i nostri papà terreni sono così, pensate un po’ a come può essere il nostro papà del cielo che ci ha donato la vita! Gesù ci invita ad essere a Lui riconoscenti, ad avere sempre la gioia nel nostro cuore perché ogni cosa che abbiamo è dono. Il Vangelo conclude con una frase bellissima: “Cercate invece, anzitutto, il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte le altre cose vi saranno date in aggiunta”.
Gesù ci invita a fare la Sua volontà, ci invita a cercare l’essenziale, a cercare ciò che rimane per sempre e che nessuno mai ci potrà portare via. L’essenziale è Lui e il suo amore per noi. Se noi siamo convinti di ciò, anche nelle situazioni tristi della vita troveremo forza perché c’è un qualcosa di Dio in ciascuno di noi che gioisce con noi, che piange con noi, che cammina con noi.
Concretamente, cercare il regno di Dio e la sua giustizia è vivere come fratelli e sorelle che si vogliono bene, per cui a nessuno deve mancare mai nulla. Tutti voi, anche se siete piccoli, dovete sentirvi responsabili gli uni degli altri: la presenza del Signore si manifesta attraverso l’aiuto reciproco, la solidarietà verso chi ha meno di voi, di noi. Voi siete le mani di Dio, perché Dio non ha mani, ma ha le vostre mani per dare a tutti il Suo amore. Cerchiamo di godere di quello che abbiamo e non guardiamo al poco che pensiamo di non avere.
ATTIVITA PER I PIU’ PICCOLI:
Colora con la tecnica che preferisci il disegno che trovi all’inizio: che cosa rappresenta secondo te?
ATTIVITA’ PER I PIU’ GRANDI:
Prenditi qualche minuto di silenzio personale e pensa, cercando di essere sincero con te stesso, a quali sono le tue ricchezze, che non sono solo materiali, come i soldi ma, anche e soprattutto, quelle personali.
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