La bellezza è negli occhi di chi contempla

Lunedì della seconda settimana di quaresima

Lunedì della seconda settimana di quaresima

Mt 5, 27-30

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai
adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

 

 

Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna».

#6Comandamento #fedeltà #tentazione #coscienzaATuxTu

All’interno del “Discorso della Montagna” Gesù affronta anche il sesto comandamento che già era presente nel Libro del Deuteronomio e ancora prima nel Libro dell’Esodo: ”Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava…”, riletto ieri in parte nella prima Lettura.

Anche il re Davide era caduto in questo tranello ottenendo le attenzioni di Betsabea, la moglie di Uria e arrivando a mandare Uria a morire in battaglia pur di soddisfare i suoi desideri.

Gesù perfeziona il concetto precisando che anche il solo pensiero, il solo desiderio è già adulterio.
Vuole andare fino alla radice delle cose e penetrare nel cuore dell’uomo.
Esige che nel matrimonio ci sia sincerità e fedeltà totale pur nelle difficoltà, che sicuramente affiorano durante il percorso di vita insieme.

Naturalmente questa ammonizione vale sia per un uomo che per una donna.
E quando dice di cavare il proprio occhio o di tagliare la propria mano è chiaro che vuole solo invitare a rafforzare la resistenza interiore e a contrastare la tentazione che può non mancare di insinuarsi a diversi livelli nel cuore di un uomo o di una donna.

Si può cercare di nascondere la propria coscienza agli uomini, ma a Dio non si riuscirà mai a nasconderla.
Gesù mette l’uomo faccia a faccia con Dio e, in nome di Dio, esige una sincerità totale in tutto, anche nella vita di coppia.

Il dominio di sé è un’opera di lungo respiro.
Non lo si potrà mai ritenere acquisito una volta per tutte.
Suppone un impegno da ricominciare ad ogni età della vita.
(Dal Catechismo della Chiesa Cattolica, CCC)

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