La bellezza è negli occhi di chi contempla

Lunedì della settimana della II domenica dopo Pentecoste

Lunedì della settimana della II domenica dopo Pentecoste

Lc 5, 1-6
In quel tempo. Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, il Signore Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti.

 

 

Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.

 

Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca».
Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma
sulla tua parola getterò le reti».

 

 

Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano.

 

 

Stanchi e delusi per la nottata spesa a tirare nella barca reti sempre vuote, i pescatori fanno fatica a dar retta a Gesù e ricominciare da capo. Ma è il loro Maestro, che hanno deciso di seguire, a spingerli a riprovare.
Forse con un iniziale briciolo di scetticismo decidono poi di ascoltarlo e fidandosi di Lui tornano in mare a pescare.

La fede è questo. E’ uno strenuo combattimento interiore contro tutte le tentazioni e le insidie.
L’uomo di fede è un lottatore. Il “sì” fondamentale dell’uomo di fede passa solitamente attraverso lo scetticismo e una serie di tentazioni, di rifiuti, di ribellioni.
Mentre dice “sì” ha dentro anche un “no”. Dice “sì” con la volontà ma la sua natura dentro di lui grida “non posso”. Dice “sì” con la forza della fede, dice “no” con la debolezza della carne.

L’importante, però, è che si metta decisamente contro la mentalità del mondo, e torni sempre alla sorgente della fede, ripetendo nel suo cuore le parole semplici e chiare della professione di fede, cercando di rendersene sempre più consapevole.

Io credo in Te, o Dio Padre,
che mi hai amato da sempre.
Io credo in Te, Signore Gesù Cristo,
che sei venuto a salvare l’umanità
nascendo dalla Vergine Madre
e morendo inchiodato al legno della croce.
Io credo in Te, Spirito Santo,
che operi in me la santificazione
e mi rendi capace di essere verace testimone
sostenendomi nel combattimento della fede.
Io credo in Te, Uno e Trino Signore:
per tua Grazia rafforza in me
il dono della fede ricevuto nel Battesimo,
confermato con il crisma dello Spirito,
nutrito con il Pane della vita.

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