La bellezza è negli occhi di chi contempla

Lunedì della settimana della VIII Domenica dopo Pentecoste

Lunedì della settimana della VIII Domenica dopo Pentecoste

Lc 10, 8-12

Il Signore Gesù disse ai settantadue discepoli: «Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”.

 

Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

#inviati #tutti #umiltà #averefiducia

Chi sono i settantadue discepoli che Gesù invia? Questo passo del Vangelo è situato nella seconda parte dell’attività di Gesù descritta nel Vangelo di Luca, quando inizia il suo viaggio verso Gerusalemme.
La prima tappa del viaggio è in Galilea mentre la seconda, dove vengono scelti i 72 discepoli da inviare, è in Samaria. Quindi Gesù sceglie dei Samaritani, degli esclusi, a significare che l’invito alla missione può essere rivolto a tutti. Il fatto che i loro nomi non compaiono e la particolare simbolicità del numero, che indica la totalità dei popoli allora conosciuti, vuol dire che siamo noi a essere chiamati. Tutti noi, tutta la Chiesa. Verso tutte le destinazioni.

Da notare come vengono inviati: Gesù gli indica di vivere di quello che viene loro offerto. Non devono approfittare dell’accoglienza, ma devono affidarsi completamente. Lontani dall’avere un atteggiamento di arroganza o altezzosità verso i destinatari del loro annuncio, dipenderanno invece completamente da loro. Un bell’esercizio di umiltà.
Gesù dimostra di non avere una visione negativa del mondo, ma ci invita ad avere fiducia nell’altro. Già nel capitolo precedente aveva espresso fiducia (“La messe è molta”).
Può capitare di non essere accolti ovviamente. In quel caso Gesù invita a non farsi prendere dall’ira, a non abbandonarsi alla vendetta, ma a tenere un atteggiamento superiore e distaccato.
Sarà poi Lui a giudicare, non spetta a noi farlo.

_ Mi sento chiamato a una testimonianza? Come vivo la mia vocazione, la mia missione? Mi fido degli altri, dei miei vicini?
_ Pratico l’ospitalità e l’accoglienza nei confronti degli altri? Sono sospettoso o selettivo verso chi non conosco bene?

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