Matteo 7, 6-12
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti»
.Quanto ricche e difficili queste parole… ci mettono in discussione sulla nostra fede, ci costringono a chiederci a che punto sta la nostra relazione di figli verso il Padre e come viviamo tra fratelli.
Siamo davvero fiduciosi che otterremo da Dio ciò che chiediamo? Ma cosa chiediamo noi? Siamo capaci di “bussare” al cuore del Padre? Che cosa ci mettiamo a cercare e vorremmo trovare?
La settimana scorsa abbiamo pregato il Padre Nostro, parole affidateci da Gesù, il Figlio amato che vive una relazione unica con Dio, Abbà. Dio sa ciò di cui abbiamo bisogno.
Impariamo anche noi con umiltà, sincerità, fiducia a rivolgerci al Padre, l’unico veramente buono, a differenza nostra che davvero talvolta siamo “cattivi” fra noi…
L’invito finale è a metterci nei panni degli altri: non siamo così diversi, tutti vogliamo le stesse cose in fondo: amare ed essere amati.
Signore, insegnaci un pizzico della tua bontà!, cosicchè possiamo vivere da fratelli
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