Mt 5, 13-16
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
#proprioNOI #sale #quotidianità
Un cibo prelibato, scelto con cura, ben cucinato, perde il suo gusto se insipido. Gesù in questo brano di Vangelo non ci sta solo dicendo di non accontentarci di essere cibi insipidi, senza sapore, uomini mediocri, ma ci sta dicendo che proprio noi siamo il sale della terra e che se perdiamo questa nostra caratteristica non serviamo più a nulla.
Ho sempre legato questa affermazione al coraggio della fede, al non accontentarmi di essere un cristiano della Messa della domenica o al chiedermi costantemente come essere testimone di fede non solo a parole, ma anche con il mio vissuto tra gli amici e sul luogo di lavoro, oltre che in famiglia.
La liturgia di oggi, però, ci viene incontro in modo magistrale sull’esemplificare cosa significhi nel quotidiano essere sale.
Il mio essere credente non ha bisogno solo di gesti coraggiosi, ma anche di quotidianità.
Rispondere ogni giorno, alla fine della mia giornata, alla domanda che Dio pone ad Abramo nella prima lettura di oggi:
“Dove sei (uomo)?” (Genesi 3,9); accogliere le sue parole e custodire i suoi comandamenti, inclinare il cuore alla prudenza (che non è in contrasto con l’essere sale perché significa vagliare sempre alla luce della fede ciò che si sta scegliendo, mettendolo nelle mani del Signore), cercare sempre rettitudine, equità e giustizia, come ci indica la seconda lettura (Proverbi 2,1-10).
Preghiera
Stai con me, e inizierò a brillare come brilli Tu,
al punto da poter essere una luce per gli altri.
La luce, Gesù, verrà tutta da Te.
Sarai Tu a brillare sugli altri attraverso di me.
Dona luce a loro come a me;
illuminali con me, attraverso di me.
Fa’ che Ti predichi senza predicare –
non con le parole, ma con il mio esempio
e mediante l’influsso empatico di quello che faccio -,
attraverso la mia somiglianza visibile ai Tuoi santi
e l’evidente pienezza dell’amore che il mio cuore prova per Te.
H.Newman
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