Martedì della settimana dopo Pentecoste

Luca 12, 35-38
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli:

 

«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.

 

Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».

Per cercare di fare nostre queste righe di Vangelo, oggi mi sembra illuminante la liturgia che ci rischiara già a partire dalla domenica di Pentecoste appena trascorsa.
Sì, perché letto da solo questo brano di Luca mi ha sempre fatto pensare a quanto zelo e quanta volontà io-noi ci devo mettere per essere pronta, con la “lampada accesa”, alla venuta del mio Signore, del Maestro, dello sposo…

Che timore che il mio Signore, una volta giunto, mi trovi addormentata, stanca, poco capace di essere accogliente, di metterlo al centro, di fare la sua volontà.

E, invece, la liturgia mi dà consolazione, perché mi ricorda che dopo la Pentecoste non sono sola a dover fare tutto questo! Il Signore se n’è andato, ma – in attesa del suo ritorno glorioso – mi ha lasciato lo Spirito: quello Spirito che è consolatore, difensore, amico e fratello. Quello Spirito che non solo è come una luce che illumina il mio cammino, ma che è un soffio capace di “risistemare” quei frammenti della realtà che faticano ad incastrarsi tra loro; quello Spirito che fa sì che io possa far risplendere i mie talenti e che mi aiuta a tenere accesa la lampada.

E così, grazie al Tuo Spirito, Signore eccomi qui, in piedi, ad attendere che tu arrivi e mi fai partecipare – nel bel mezzo della notte – alla tua festa, così che io possa dire: “Gioia piena alla Tua Presenza”.

Signore, ascolta la mia voce!
Di te il mio cuore ha detto: «Cerca il suo volto!».
Io cercherò il tuo volto, Signore;
non ti celare mai!