La bellezza è negli occhi di chi contempla

Martedì della terza settimana di quaresima

Martedì della terza settimana di quaresima

Mt 6,16-18

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

 

Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

#comePregare #intimitàColPadre #digiuno #ancoratiADio #nessunaltragratificazione

Questo brano di Vangelo fa parte delle indicazioni che Gesù sta dando ai suoi discepoli, che gli hanno chiesto come pregare.
Mi piace immaginare quei discepoli che lo vedevano spesso entrare in intimità con il Padre e raccogliere tanta forza, ma nello stesso tempo pazienza; tanta consolazione,
ma nello stesso tempo coraggio dalla relazione col Lui. Questi discepoli si chiedono come faccia, perché vorrebbero anche loro questo rapporto speciale con Dio.
Gesù allora risponde a loro, e a noi, insegnando quella bellissima preghiera che è il Padre nostro.

Anche in queste poche righe Gesù ci dà indicazioni preziose: ci parla del digiuno.
Cos’è il digiuno oggi, nella mia relazione con Dio, nella mia Quaresima?

Digiuno non è la traduzione letterale del non mangiare. Digiuno è avere la capacità di cogliere l’essenziale della nostra vita, delle nostre relazioni famigliari, amicali, lavorative, per lasciare da parte tutto il resto.

Digiuno è lasciare da parte quel di più non solo di cibo, ma di chiacchiera, di tempo sprecato, di egoismi e piccolezze.
Digiuno è capire che la felicità non può dipendere dal luogo e dalle condizioni esteriori, ma dal nostro rimanere ancorati a Dio.
Digiuno è sapersi affidare come Abramo e Sara (prima lettura) che intuiscono che la vera libertà è servire Dio e fidarsi di Lui.

E se intuiamo tutto questo, non serve nessuna altra gratificazione da parte di chi ci è accanto. Non c’è bisogno, di ce Gesù, di mostrare agli altri che stiamo digiunando.

I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
è lui che fa uscire dalla rete il mio piede.
Volgiti a me e abbi pietà, perché sono povero e solo.
Allarga il mio cuore angosciato,
liberami dagli affanni. (dal salmo 25, 15-17)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: