Mercoledì della quarta settimana di quaresima

Mt. 7, 13-20

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stratta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!

 

Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.

 

 

Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.

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Il vangelo di oggi inizia con un imperativo importante che siamo ancora in tempo a cogliere, in vista della celebrazione della S. Pasqua…
Già, con il suo invito deciso, Gesù ci vuole svegliare dalla nostra “comodità”, dalla nostra “tiepidezza” per farci fare una scelta immediata, radicale e diventare suoi veri discepoli e riconoscerlo nel giorno della sua resurrezione. Ci chiede di fare una scelta decisa, coraggiosa, impegnativa: entrare per la porta stretta…

All’apparenza (e non solo all’apparenza) sembra chiederci un grande sacrificio: se una porta è stretta, se uno spazio è angusto bisognerà faticare per entrarvi… ed è senz’altro così, perché per entrare in questa “porta stretta” è necessario lasciare il bagaglio del nostro egoismo, della nostra presunzione, del nostro peccato…e semplice non è…ma sappiamo che è la via che conduce alla vita!
Dietro la porta stretta, infatti, si spalancano orizzonti infiniti dove si respira al vera libertà, la vera gioia!

Quando nel nostro quotidiano riusciamo a cancellare egoismo, presunzione, peccato … non è vera l’esperienza di libertà? Non è grande la gioia del cuore?
Usiamo bene questo poco tempo di quaresima che ci è rimasto per camminare in questa direzione, per entrare nella porta stretta e vivere appieno la Santa Pasqua di Resurrezione.