La bellezza è negli occhi di chi contempla

Mercoledì della Settimana autentica

Mercoledì della Settimana autentica

Mt 26, 14-16

 

In quel tempo. Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?».

 

E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione
propizia per consegnarlo.

La congiura prosegue e trova il complice: Giuda. Dovremmo conoscerlo meglio questo apostolo reietto. Perché tutti siamo un po’ Giuda.

Tradire non è poi così difficile: basta non credere al suo Amore, non lasciarsi amare e perdonare da Lui, seguire il nostro orgoglio, interessi e calcoli.

In fin dei conti, secondo il pensiero comune, per stare in questo mondo bisogna essere furbi. Disse

Don Primo Mazzolari: «E adesso lasciate che io pensi per un momento al Giuda che ho dentro di me, al Giuda che forse anche voi avete dentro. E lasciate che io domandi a Gesù, a Gesù che è in agonia, a Gesù che ci accetta come siamo, lasciate che io gli domandi, come grazia pasquale, di chiamarmi amico. La Pasqua è questa parola detta ad un povero Giuda come me, detta a dei
poveri Giuda come voi. Questa è la gioia: che Cristo ci ama, che Cristo ci perdona, che Cristo non vuole che noi ci disperiamo. Anche quando noi ci rivolteremo tutti i momenti contro di Lui, anche quando lo bestemmieremo, anche quando rifiuteremo il sacerdote all’;ultimo momento della nostra vita, ricordatevi che per Lui noi saremo sempre gli amici».

Salmo 68

 Nella tua fedeltà soccorrimi, Signore.
Per te io sopporto l’insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me. 
Mi sento venir meno.

Mi aspettavo compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
Mi hanno messo veleno nel cibo
e quando avevo sete mi hanno dato aceto. 
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento.
Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

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