Mt 6, 19-24
Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non
rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
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La Parola di oggi ci invita a meditare e a porre come criterio-guida delle nostre scelte di tutti i giorni questa affermazione: “dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.” È una proposta esigente che invita a fare luce e verità su ciò che ci sta davvero a cuore, su ciò che dà senso ed orienta la nostra vita.
La tentazione che a volte bussa alla porta del nostro cuore è quella di agire seguendo un nostro progetto che metta al centro solo noi stessi, confidando solo sulle nostre forze.
Progetti che hanno come elementi cardine la nostra vanità, il nostro desiderio di essere al centro della scena e che mirano ad avere il riconoscimento sociale delle nostre capacità.
Gesù ci invita a purificare questa visione, a fare verità su ciò che guida realmente i nostri gesti: l’invito che ci fa è di vivere nell’umiltà i gesti che compiamo e a seguire una logica che non è quella del Potere, ma quella del Servizio. Del resto questa è stata la coordinata che ha accompagnato tutta la sua vita. Di sicuro agire e adottare uno stile di questo tipo non permette di accumulare ricchezze materiali, ma garantisce “tesori in cielo”.
L’invito è di spendere la nostra vita nella custodia e accoglienza di coloro che fanno parte della nostra quotidianità, ponendo al centro del nostro agire l’attenzione a coloro che incontriamo sui mezzi, a scuola, in ufficio e a casa facendo riferimento al dono di Amore di Gesù.
Oggi si celebra la giornata dei giusti che rende onore in prima battuta a tutti coloro che durante lo svolgersi del dominio nazista, nel segreto e con umiltà, hanno aiutato, protetto e salvato gli Ebrei. Oltre ad essi possiamo celebrare in questa giornata tutti coloro che avevano a cuore la difesa della dignità umana in diversi ambiti. Al centro del loro cuore vi era il desiderio di proteggere, aiutare e custodire l’umanità.
Proviamo nella giornata di oggi a meditare e riflettere su questa di Ernesto Olivero, fondatore del SerMiG: “La chiave per incontrare l’uomo è stato per noi l’incontro con Dio” .
Olivero ci invita a mettere in agenda e al centro del nostro vivere il sentirci amati per poterne dare testimonianza.
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