Il Lezionario Ambrosiano con la riforma del 2008 ha ripreso l’antica tradizione della chiesa milanese che prevede la distribuzione dell’anno liturgico in tre tempi con i relativi cicli di letture festive, feriali e sabbatiche.
Questi tempi in cui si medita il mistero di Cristo sono:
- Mistero dell’incarnazione, dalla prima domenica di Avvento al sabato che precede la Quaresima;
- Mistero della Pasqua del Signore, dalla prima domenica di Quaresima alla domenica di Pentecoste;
- Mistero della Pentecoste, dal lunedì dopo Pentecoste al sabato che precede la prima domenica di Avvento.
Ogni tempo liturgico ha al proprio interno una triplice scansione che, nel caso del tempo dell’Incarnazione che stiamo vivendo, prevede:
- tempo di Avvento: dalla prima domenica alla viglia di Natale con le ferie prenatalizie ((de exceptato);
- tempo di Natale: da Natale alla festa del Battesimo del Signore nella prima domenica dopo l’Epifania;
- tempo dopo l’Epifania: dal lunedì dopo la festa del Battesimo del Signore al sabato precedente la prima domenica di Quaresima.
Terzo tempo del “Mistero dell’Incarnazione” dopo la solennità dell’Epifania.
Le ferie tra l’Epifania ed il battesimo del Signore
Sviluppano il tema dell’unione sponsale tra Cristo e la Chiesa con le pericopi evangeliche che si accompagnano a frammenti del Cantico dei Cantici relativi alle nozze e al dialogo d’amore tra lo Sposo e la Sposa. Questa tematica sponsale trova il suo compiuto coronamento nel sabato dopo l’Epifania, ossia nel giorno che precede la festa del Battesimo del Signore.
Tempo Dopo l’Epifania
Questo tempo è pensato come l’eco di questa solennità che si prolunga nella quotidianità.
Domeniche
Come già detto, la prima domenica dopo l’Epifania celebra il Battesimo del Signore, mentre la seconda e la terza, ricordano esplicitamente i segni compiuti da Cristo, richiamati anche nella festa dell’Epifania, attraverso i quali la sua messianicità e la sua divina signoria: le nozze di Cana e la moltiplicazione dei pani.
Nella quarta domenica di gennaio, conformemente alla prassi stabilitasi nel Calendario, si situa la Festa della Santa Famiglia.
Ogni anno, dopo le precedenti quattro domeniche, vi può essere la presenza di un numero diverso di domeniche a seconda della data di inizio della Quaresima. Quest’anno ne celebreremo due, la quinta e la sesta, che ricordano ancora segni della manifestazione di Gesù e più precisamente la guarigione della figlia della Cananea e la guarigione dei dieci lebbrosi, dei quali uno solo torna da Gesù per lodarlo.
Come ogni anno, poi, il ciclo si conclude sempre con le due ultime domeniche, quelle che immediatamente precedono il tempo quaresimale e che sempre devono essere celebrate (la penultima viene omessa solo nel caso in cui coincida con la festa della Santa Famiglia) e chiamate la Penultima, “della divina clemenza” e l’Ultima, “del perdono”. Sono due celebrazioni che preparano a vivere intensamente la Quaresima sviluppando le specifiche tematiche della clemenza misericordiosa di Dio e della conversione.
Ferie del Tempo Dopo l’Epifania
Nelle ferie dal lunedì al venerdì del tempo dopo l’Epifania viene proposta, con ciclo unico che si ripete ogni anno, la lettura progressiva del Vangelo secondo Marco dal primo annuncio (“Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, figlio di Dio” 1,1) al capitolo 13, fermandosi prima del racconto degli eventi pasquali.
Le pericopi previste per la lettura che precede il Vangelo, invece, sono concepite come espressione dell’irradiamento della Sapienza divina nel mondo. Esse offrono la testimonianza di una riflessione condotta, alla luce della Parola di Dio, sul significato del creato e sul dono della salvezza inserita da Dio nella storia degli uomini, ma altresì sulla natura, fragile e caduca, dell’uomo. Lo schema, che si struttura sui due anni I e II, è così concepito:
- nelle settimane successive alla Festa del Battesimo del Signore si legge il Libro del Siracide;
- nella terzultima e penultima settimana si propone il Libro della Sapienza;
- mentre nell’ultima settimana prima della Quaresima viene letto il libro di Qoèlet.
Sabati
Nel rito ambrosiano la liturgia del sabato ha una caratteristica molto particolare che si inserisce nel solco comune della tradizione dell’Oriente cristiano e che conserva un particolare carattere festivo di matrice biblico-ebraica. Per questo motivo la Lettura è costantemente tratta dal Pentateuco (o Torah).
Don Massimo Fumagalli
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