La prima volta che sono partita il mio desiderio più grande era quello di mettermi in gioco e guardare il mondo con occhi diversi.
Mi chiamo Chiara Canova, ho 25 anni e sono di Biella, Piemonte. Ho scoperto il mondo della missione grazie al centro missionario della mia diocesi che ogni tre anni organizza un corso per ragazzi che vogliono vivere una breve esperienza missionaria. Sempre tramite loro sono partita per diversi viaggi.
Partire, viaggiare, arrivare in una terra sconosciuta di permette di vedere il mondo con occhi diversi. La cultura, la lingua, le tradizioni sono tutte diverse, sei tu lo straniero.
Inoltre, l’incontro con la povertà, a volte crudo e diretto, ti aiuta a comprendere quali sono le vere difficoltà della vita, ma al contempo ha il potere di mostrarti come si può essere felici anche con nulla.
Il principale insegnamento che ho avuto dai miei viaggi è che per quanto si parta con il desiderio di “fare”, la cosa più importante è stare con le persone e condividere un pezzettino di vita con loro.
Ora sono prossima a ripartire, questa volta per un periodo più lungo e non vedo l’ora di tornare all’essenziale, perché -come disse una volta un amica- “noi nasciamo nello sguardo dell’altro”.
Chiara Canova
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