….perchè adesso, che c’è il sole ed è primavera e la temperatura mite riscalda i corpi, restati troppo tempo fermi per il freddo e la pandemia???
Per puntare l’attenzione, come faccio spesso, su quello che mi manca, invece di vedere, gioire e ringraziare per quello che mi è stato donato..sì parlo anche di piccole cose quotidiane!
E’ vero, è molto difficile partire sempre con questo pensiero positivo, ma ogni volta mi riprometto di provarci.
Grandi fiocchi volteggiano nell’aria, si spostano di qua e di là in balia di un vento gelido, sferzante.
Fiocchi anche sulla faccia come piccoli aghi che si trasformano in gocce fredde, forse lacrime di gioia e mi sembra di essere tornata bambina….tiro fuori la lingua e assaggio la neve!!! Bello…troppo bello!!!
Cerco di volteggiare come i fiocchi, ma i dopo-sci mi tengono a terra…sono come i miei pensieri che a volte mi appesantiscono l’anima e non mi permettono di essere bambina e libera.
Il giorno dopo, gli alberi con i rami di cristallo luccicano al sole.
Aria pulita, sento nelle narici l’odore del ghiaccio, guardo i piccoli arcobaleni tra le infinitesime formazioni di acqua gelata come un tappeto bianco, odo il suono del silenzio, così avvolgente, così puro, così pacifico e mi sento in contatto con il Padre.
Il Padre è lì, il cuore ne è colmo e la gioia mi spezza il cuore…
Ora capisco tante cose…..ma da un fiocco di neve?
Silvia P.
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