Anche quest’anno Comunità Pachamama organizza il W.E.B.: Weekend di Bellezza, per promuovere la conversione ecologica e comunitaria che ci chiede la prospettiva dell’ecologia integrale. Un weekend formativo e di condivisione della gioia dello stare insieme, della bellezza che ci circonda, e di presa di consapevolezza delle sfide a cui siamo chiamati come umanità.
Ogni anno individuiamo una tematica diversa, che ci appare decisiva nella costruzione della prospettiva dell’ecologia integrale.
Quest’anno il mondo grida forte il suo bisogno di PACE: non che non sia (sempre) stato così, siamo ben consapevoli che sollevando lo sguardo dal nostro privilegiato osservatorio europeo, anche l’ultimo mezzo secolo che a noi è sembrato relativamente più pacifico in realtà ha visto e vede un susseguirsi costante di conflitti, soprattutto sulle spalle dei più deboli e nei luoghi più “indifesi” del pianeta.
Ma la “terza guerra mondiale a pezzi” , di cui parla da anni Papa Francesco, sta assumendo con il passare degli anni tinte sempre più fosche, con gli eventi della Palestina che sono solo l’ultimo dei tanti gridi di dolore di un’umanità ferita. Al di là dei contesti locali, interrogandoci in generale sul declino della convivenza nella società internazionale e nella comunità planetaria degli esseri umani, non possiamo evitare di soffermarci sulle molte cause profonde che concorrono a questo declino. Alcune le abbiamo già esplorate: due anni fa, ad esempio, nel WEB sulle disuguaglianze (“siamo il 99%”), abbiamo messo a fuoco i connotati di una società globale sempre più disunita, con pochi vincitori e tanti sconfitti, individuando anche nell’escalation militare un prodotto del capitalismo tecnocratico senza freni. Ma non bastano le cause “economiche” del declino della convivenza a spiegare il ritorno della guerra nell’immaginario (fosco) degli esseri umani.
Un tema che cattura la nostra attenzione è il nesso sinistro tra la guerra e il nazionalismo: l’acuirsi del clima bellico ci sembra procedere di pari passo con l’indebolirsi delle appartenenze ampie, globali, inclusive… le Nazioni Unite, l’umanità planetaria verso cui tendere e che è una prospettiva inscindibile da quella dell’ecologia integrale, perché se non siamo una comunità planetaria di esseri viventi non possiamo affrontare le sfide immense della contemporaneità, sembrano sogni sfocati e appassiti, che perdono credibilità per l’evidente assenza di mezzi con cui reagire agli “scontri di civiltà”.
Oggi noi europei siamo schierati con tutto l’Occidente in guerre che in alcuni casi (Ucraina) sembrano un posizionamento “di parte”, meno grave ma comunque non proprio sulla linea di un’idea di società globale della pace… in altri casi (Palestina) non solo prendiamo parte, ma anche, e di nuovo, la parte del colonizzatore, impegnato in un genocidio…
Come si fa, in questo contesto, a rilanciare il sogno di un’umanità di nuovo in cammino verso l’unità planetaria? Come si fa a “restare umani”? Come si fa a far sì che per i Popoli del Mondo, sia Giustizia e Libertà?
Il 21, 22 e 23 giugno, nei luoghi della Comunità Pachamama a Olgiate Olona (VA), avremo quindi il piacere di ospitarvi per una tre giorni di vita insieme e di riflessione sul tema, accompagnati da Francesco Vignarca, il Coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace Disarmo, Angela Dogliotti, esperta di lotte nonviolente e trasformazione nonviolenta dei conflitti, Mario Del Pero, professore di Storia internazionale presso l’Institut d’études politiques di SciencesPo a Parigi, Guido Formigoni, ordinario di storia contemporanea allo IULM, Mauro Garofalo, responsabile delle relazioni internazionali della Comunità di Sant’Egidio e Egidia Beretta, madre di Vittorio “Vik” Arrigoni, che dando la vita ha segnato la strada e a cui vogliamo dedicare questo weekend di bellezza.
Non vediamo l’ora di cominciare!
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