La bellezza è negli occhi di chi contempla

Ordinazione di S. Ambrogio

Ordinazione di S. Ambrogio

Gv 9, 40a; 10, 11-16

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ad alcuni farisei che erano con lui: «Io sono il buon pastore.

 

 

Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.

 

 

E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare.

 

Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore».

#DioSiPrendeCura  #voltoDiDio #tuttiPastori

La liturgia di oggi presenta il brano di vangelo del buon pastore, per metterlo in parallelo con sant’Ambrogio (di cui celebriamo la festa) buon pastore del gregge che il Signore gli ha affidato.

Gesù vuole presentarci il vero volto del Padre ( “il Padre conosce me e io conosco il Padre”): non un Dio tremendo, che non perdona, di cui si ha paura, ma un Dio che si prende cura di ciascuno di noi e di cui possiamo fidarci.
Gesù ce lo dice: noi siamo amati da Dio, nei momenti difficili Lui ci è vicino, ci protegge.

Questo è vero! Lo dice il Signore, e lo mette in pratica, dando la vita per noi.
Noi siamo chiamati a restituire questo amore, a essere buoni pastori ciascuno nella situazione in cui si trova.

A essere buoni pastori non sono chiamati solo i sacerdoti, ma anche il marito e la moglie l’uno nei confronti dell’altro, i genitori verso i figli, l’insegnante con i suoi allievi, chi occupa un posto di responsabilità sul lavoro lo è nei confronti dei colleghi. Questo fa vedere il volto di Dio!

Chiediamo al Signore di imparare a essere buoni pastori, ognuno nella situazione in cui si trova ogni giorno.

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