La bellezza è negli occhi di chi contempla

Papa Francesco | Camminare secondo lo Spirito

Papa Francesco | Camminare secondo lo Spirito

https://www.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2021/documents/papa-francesco_20211103_udienza-generale.html

Prosegue la catechesi sulla Lettera ai Galati durante le udienze del mercoledì.

 

Ecco alcuni passaggi:

“credere in Gesù significa seguirlo, andare dietro a Lui sulla sua strada, come hanno fatto i primi discepoli…

Pensiamo a una lunga escursione in alta montagna: è affascinante, la meta ci attrae, ma richiede tanta fatica e tenacia.

Percorrendo questo cammino, il cristiano acquista una visione positiva della vita. Ciò non significa che il male presente nel mondo sia come sparito, o che vengano meno gli impulsi negativi dell’egoismo e dell’orgoglio; vuol dire piuttosto credere che Dio è sempre più forte delle nostre resistenze e più grande dei nostri peccati. (..)

L’Apostolo non si mette al di sopra della sua comunità, non dice: “Io sono il capo, voi siete gli altri; io sono arrivato all’alto della montagna e voi siete in cammino” – non dice questo -, ma si colloca in mezzo al cammino di tutti…

E che bello quando noi troviamo pastori che camminano con il loro popolo e che non si staccano da esso. È tanto bello questo; fa bene all’anima. (..)

Un atteggiamento ben differente dal chiacchiericcio; no, questo non è secondo lo Spirito. Secondo lo Spirito è avere questa dolcezza con il fratello nel correggerlo e vigilare su noi stessi con umiltà per non cadere noi in quei peccati. (..)

Lo Spirito Santo, oltre a farci dono della mitezza, ci invita alla solidarietà, a portare i pesi degli altri. Quanti pesi sono presenti nella vita di una persona: la malattia, la mancanza di lavoro, la solitudine, il dolore…! E quante altre prove che richiedono la vicinanza e l’amore dei fratelli! 

(..) Ama sempre. La regola suprema della correzione fraterna è l’amore: volere il bene dei nostri fratelli e delle nostre sorelle. Si tratta di tollerare i problemi degli altri, i difetti degli altri in silenzio nella preghiera, per poi trovare la strada giusta per aiutarlo a correggersi. E questo non è facile. La strada più facile è il chiacchiericcio. “Spellare” l’altro come se io fossi perfetto. E questo non si deve fare. Mitezza. Pazienza. Preghiera. Vicinanza.

Camminiamo con gioia e con pazienza su questa strada, lasciandoci guidare dallo Spirito Santo. “

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