La bellezza è negli occhi di chi contempla

PROFONDITA’

PROFONDITA’

Gli abissi del mare, le profondità della terra, l’infinito dell’universo … hanno sempre dato le vertigini agli esseri umani. Ma li hanno anche sempre incuriositi, addirittura attratti, fino a sfidare l’impossibile pur di sapere e vedere cosa c’è “al di là”.
Ma c’è un’altra profondità, insieme affascinante e terribile da affrontare, ed è il profondo di noi stessi. Addirittura una scienza è nata per aiutarci a scandagliare il nostro io.
E’ da lì che nascono le scelte più importanti, l’atteggiamento di fondo che abbiamo verso la vita, i valori a cui faremo – coscienti o meno – riferimento nello scorrere degli anni. La Bibbia lo chiama “cuore”. Bisogna ‘coltivare’ questa profonda interiorità, darle nutrimento, non soffocarla di banalità.

“Ho avuto fiducia in quanto c’è di sacro nel mio corpo e in quanto c’è di sacro nella mia mente e li ho coltivati con rispetto ed attenzione, li ho fatti crescere entrambi come un’unica pianta. Dentro tutti noi c’è forza, dignità, energia, dentro tutti noi c’è una piccola, bellissima pantera che aspetta di uscire. Allora perché continuare a lasciarsi vivere? ” SUSANNA TAMARO, Cara Mathilda

Se sapremo ‘coltivarci’, persino Dio troverà un pertugio per entrare o ri-entrare nella nostra vita:

“Dentro di me c’è una sorgente molto profonda. E in quella sorgente c’è Dio. A volte riesco a raggiungerla, più sovente essa è ricoperta da pietre e sabbia: allora Dio è sepolto. Allora bisogna dissotterrarlo di nuovo
ETTY HILLESUM, Diari, 26 agosto 1941

Giovanna R.

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