Ciao Bambini!
Il Vangelo di oggi ripete tante e tante volte due parole, PADRE e FIGLIO e prova a spiegarci una cosa speciale:
il Padre ama il Figlio e il Figlio ama il Padre e fa quel che vede fare dal Padre.
A scuola vedo spesso i miei alunni che giocano a “Famiglia”. Qualcuno di loro ha il ruolo della mamma o del papà e qualcun altro quello del figlio. Solitamente la mamma e il papà danno indicazioni al bimbo su cosa fare e non fare o gli mostrano come fare qualcosa.
Il bambino prova a imitare i genitori e impara da loro, seguendo le indicazioni.
A volte il figlio sbaglia, a volte fa bene… a volte viene ripreso dai genitori, ma sempre viene “perdonato e amato”.
Gesù, con delle frasi un po’ difficili per noi, ci dice che essere Figli di Dio é un po’ così: é osservare, imparare, imitare chi ama fino in fondo come ha fatto Gesù.
“Il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo.”
ESSERE FIGLI ci permette di avere accanto Qualcuno da imitare e, imitandolo, possiamo imparare.
Poi ci dice: “Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole” che é come dire che l’ESSERE FIGLI ci permette di poter spendere la nostra vita per gli altri, di fare il Bene in modo libero e originale.
Vi propongo un “Gioco” simpatico che allena a imitare.
Possiamo chiamarlo “IMITA IL CAPO”
Ci si dispone in gruppo e, a turno, una persona propone un movimento. Tutti devono eseguire lo stesso movimento e, quando si desidera, si indica
la persona che deve proporne uno nuovo.
Il gioco diventa divertente quando si usa creatività e originalità, proponendo facce buffe o gesti particolari, senza però mettere in difficoltà
nessuno.
Per i più grandi, propongo un “Impegno”.
Sarebbe bello provare a guardarsi intorno e, guardando ai nostri genitori o a qualche adulto che ci vuole bene, fare come ha fatto Gesù:
scegliere un atteggiamento bello che vogliamo imitare e provare a riproporlo a “modo nostro”.
Possiamo trovare “un modo nostro e originale” di far compagnia a un nonno, di dare una mano a un genitore, di aiutare un amico.
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