Nella settimana dedicata all’enciclica di papa Francesco (19-26Maggio) dal Movimento Laudato Si’, proponiamo un approfondimento su uno degli elementi vitali per noi e per il pianeta: l’aria!
Ecco il link dove trovare l’articolo intero, per concessione dell’autore, Andrea Ballocchi: https://www.infobuildenergia.it/approfondimenti/qualita-dell-aria-limite-oms/
È bene ricordare che l’inquinamento atmosferico è letale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, esso è responsabile di circa sette milioni di morti premature ogni anno in tutto il mondo. È causa di un decesso su nove nel mondo, rappresentando la più grande minaccia ambientale per la salute umana.
La pessima qualità dell’aria è un problema che affligge tanti, troppi Paesi nel mondo. Basta guardare quanto delinea il World Air Quality Report di IQAir, basato sulle concentrazioni di PM 2,5 a livello planetario. Posto che le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stabiliscono che le concentrazioni medie annuali di PM 2,5 non dovrebbero superare i 5 μg/m³, solo dieci nazioni su 134 possono contare su percentuali sotto soglia.
Miglior Paese è la Polinesia Francese (3,2 μg/m³), seguita da Mauritius (3,5 μg/m³), Islanda, Grenada, Bermuda, Nuova Zelanda, Australia, Porto Rico, Estonia e Finlandia (4,9 μg/m³).
Per contro, ci sono città che lo scorso anno hanno superato i 100 μg/m³: una di queste è Nuova Delhi, dove abitano 28 milioni di persone. In cinque Paesi i valori limite sono nove volte superiori a quello raccomandato dall’OMS (Tagikistan e Burkina Faso), se non dieci volte oltre (India), per non parlare di Pakistan (14 volte oltre) e Bangladesh, dove i valori sono addirittura 15 volte superiori.
Europa e Italia: il quadro migliora
Nei 43 Paesi compresi in Europa (Russia inclusa) la situazione generale, una buona qualità dell’aria si registra solo in Islanda, Estonia e Finlandia: solo qui i livelli medi annuali di PM2,5 sono inferiori a 5 μg/m³.
In fondo alla classifica c’è la Bosnia Erzegovina, il Paese europeo più inquinato. Qui si è registrata una concentrazione media annua di 27,5 μg/m3. Va detto, però, che si è ravvisata una diminuzione del 18% nei livelli di PM 2,5 nel 2023 rispetto al 2022.
In questo scenario, come si posiziona l’Italia? È il decimo peggior Paese in Europa per concentrazioni di PM 2,5, con una media di 15 μg/m³.
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