La bellezza è negli occhi di chi contempla

Ripartire per la missione

Ripartire per la missione

Ciao a tutti. Sono Maura Lucchini, medico missionário e LMC. (laico missionario comboniano)

Dopo quasi 3 anni di lavoro in reparto covid all’Ospedale di Varese, con tutto ciò che ha comportato, sentivo l’esigenza di cambiare, pertanto quando si è presentata l’opportunità di una vacancy con l’ONG Medici con l’Africa -CUAMM, ho colto l’occasione. Ho chiesto l’aspettativa per un anno e ho fatto i colloqui preliminari, e quando mi hanno detto che potevo rispondere alle loro esigenze, ho provato un’emozione incredibile, perchè si riaccendeva in me la possibilità di ripartire per la missione, come un fuoco mai sopito sotto la cenere, sopra cui lo Spirito ha soffiato forte.

Contemporaneamente aumentava anche l’ansia e il senso di inadeguatezza, perchè rimettersi in gioco ancora una volta a quasi 50anni non è facile. Mio figlio grande Gabriel (17anni) è partito per un anno di studio negli USA, mia figlia piccola Jacinta (11anni) è venuta con me. Mi sento responsabile di questa scelta, che comporta lasciare la casa, gli amici, la nonna, le abitudini, ma sono certa stia facendo un’esperienza unica e imparerà a guardare il mondo con occhi diversi.

Io sto studiando il portoghese, con fatica, lei non ha problemi, come tutti i bambini.

Il progetto è già partito a Gennaio 2022 e durerà  fino a Dicembre 2024, riguarda i pazienti con Diabete Mellito di 1 tipo (bambini e adolescenti), malattia purtroppo misconosciuta ma grave ed emergente, come tutte le malattie croniche, anche nei Paesi in via di sviluppo. Non faccio attività clinica in reparto, ma mi occupo della gestione del progetto, cioè risorse umane, materiali e finanziarie, insieme a un team di personale locale ed espatriato.

Sono di base a Quelimane, cittadina sulla costa a metà del Mozambico, nella provincia della Zambesia, alla fosse del fiume Zambesi, e mi muovo anche a Beira e Maputo per missioni di supervisione. Viviamo qui da quasi 3 mesi e dopo le fatiche degli inizi, adesso ci stiamo adattando. Purtroppo è una città molto sporca, talvolta manca l’acqua e l’energia, ci sono tutti prodotti importati e di scarsa qualità
tranne frutta, verdure, riso e pesce che invece vengono da qui. E’ una città sicura, anche se l’altro giorno ci hanno rubato i pantaloni della divisa della scuola stesi sul balcone!!

Ci si muove a piedi o in bicicletta, ogni tanto ci mancano le comodità, ma è un modo di vivere più lento e semplice. Anche per Jacinta ogni giorno è una conquista di sicurezza e autonomia: mi prepara la colazione tutte le mattine, va a scuola da sola, va a comperare il pane, ha qualche amichetto con cui gioca e scherza. E’ sempre in contatto con gli amici italiani che rivedrà presto. Purtroppo per lei non ci sono tante attività extra scolastiche, per cui si vedono tanti ragazzi e giovani in giro a far niente, e questo è molto triste, perchè sembrano vuoti, senza prospettive, senza sogni.

Leggevo che nel 2050 la maggior parte della popolazione Mozambicana avrà un’età giovanissima, sotto i 50anni, ma senza lavoro non so come vivranno. Noi andiamo a Messa nella cattedrale, ma poi non c’è l’oratorio o il gruppo giovanile. Non c’è una comunità comboniana, ci sono i padri cappuccini, le suore francescane e i dehoniani, ma non siamo ancora entrati in contatto con loro.

Personalmente mi manca molto questo aspetto, anche se sento gli amici italiani e i LMC vicini. Spero prima o poi di incontrare i missionari che sono in altre province (Beira e Nampula), ma raggiungerli in auto richiede molti giorni. Sto cercando di lavorare insieme alle persone locali, ma non è facile: c’è tanta diffidenza e demotivazione, forse anni di cooperazione hanno provocato tutto questo.

Ci sono medici locali, ma non sono specializzati, per cui dipendono ancora da medici cubani, che però non hanno le stesse motivazioni per lavorare qui. Sono partita con lo stesso entusiasmo dei primi tempi, anche se sono passati 20anni, con però più consapevolezza e sicurezza, con un pizzico di incoscienza, certamente con spirito di servizio e desiderio di camminare insieme ai miei fratelli e sorelle mozambicane. Di sicuro stiamo vivendo intensamente!!

Accompagnateci nella preghiera, um abraçò

Maura

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: