La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Angela Merici; beato Manfredo Settala

s. Angela Merici; beato Manfredo Settala

 Mc 4, 10b. 24-25

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva a quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura
con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più.

 

Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

#misura #noncriticare #donare #sovrappiù 

Ad una prima lettura di questo brano sembra che Gesù intenda ammonire dal giudicare gli altri. Quel “Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi” sembra concettualmente simile a “Non guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro ma guarda la trave che c’è nel tuo” cioè il giudizio che noi diamo sugli altri sarà pari a quello che Dio darà su di noi. Sembra quindi un severo ammonimento all’umiltà.

Il testo può essere interpretato invece da un altro punto di vista. E’ sì un ammonimento ma a donare e non a criticare. Quella “misura “è la capacità che ha ognuno di noi, in forma più o meno abbondante, di essere vicini all’altro con l’aiuto, l’ascolto, l’amicizia, la pazienza, la tolleranza…
Gesù ci insegna nella concretezza che se noi riusciamo a mettere in pratica queste virtù, noi per primi ne trarremo beneficio, anzi ne otterremo in sovrappiù; perchè anche noi avremo aiuto, ascolto, amicizia, pazienza, tolleranza.
Di contro chi non ha o non vuole dare niente al prossimo, non potrà pretendere di avere qualcosa in cambio, per cui si troverà impoverito e sempre più solo.

E’ in fondo un bonario consiglio che Gesù vuole darci affinchè riusciamo ad essere sempre più fratelli ed essere gratificati da ogni gesto di bontà che possiamo offrire.

Perciò la grazia che bisogna chiedere allo Spirito Santo è quella di avere orecchie che siano in grado di ascoltare con la giusta sapienza divina, essere disponibili alla premura e al perdono reciproci.

O Dio onnipotente, guarda con misericordia alla nostra debolezza e contro ogni
pericolo stendi su di noi la tua mano forte e pietosa.

(dalla liturgia della Parola)

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