s. Antonio abate

 Marco 2, 13-14. 23-28

In quel tempo. Il Signore Gesù uscì lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.

 

Avvenne che di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».

 

 

E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

#sabato #regole #Dio #liberi 

“Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!”.
Quando l’osservanza della legge, delle regole ci blocca nelle nostre scelte, ci impedisce di andare incontro a chi è nel bisogno, ci rende distaccati dal mondo, quando diventa un altro motivo di schiavitù e non è uno strumento per essere liberi… ecco, vuol dire che non stiamo seguendo il Signore.

La Legge e le sue prescrizioni non vanno accostate, interpretate, vissute mai come un valore assoluto, a sé stante, ma vanno sempre accostate, interpretate, vissute, facendo riferimento a Dio, alla sua natura misericordiosa, alla sua volontà di dedizione al bene dell’uomo.

Gesù umanizza le regole affinché tornino ad essere un aiuto e non un impedimento alla gioia della gente.
Ma se non siamo liberi, anche la felicità degli altri ci dà fastidio e li guardiamo con sospetto e con giudizio, come i farisei.

Ci aiuti il Signore ad avere un cuore libero, ad avere una regola, la regola di vita -che come soci di Ac dovremmo rivedere ogni anno-, come strumento per vivere nella pienezza e non per costringere la nostra
vita dentro regole che ci fanno soffocare e ci rendono tristi e arrabbiati.