Luca 11, 46-54
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!
Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi.
Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario.
Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
#guai #coerenza #peso #incatenatiOLiberi?
Che tirata di orecchie ci fa oggi Gesù…
“Guai a voi che costruite sepolcri, che portate via la chiave della conoscenza, che caricate gli uomini di pesi insopportabili“.
Quel “guai” è un po’ il contrario della parola “beati”.
Gesù ci mette in guardia da alcuni atteggiamenti che non ci permettono di vivere felici.
Occorre vigilare sull’atteggiamento della coerenza: non possiamo caricare gli altri di pesi che noi evitiamo. A volte inchiodiamo gli altri con comandi e impegni e noi siamo i primi a non osservarli.
La religione ci permette di essere liberi di amare o siamo chiusi a vivere precetti che non abbiamo accolto?
Gesù ci ricorda come il suo giogo sia leggero, non ci vuole incatenati ma vuole che scegliamo liberamente di seguirlo.
Ci sono situazioni in cui portiamo via la chiave della conoscenza e impediamo agli altri la relazione con Gesù?
Gli scribi e i farisei accusano e cercano di far fuori Gesù: ecco il risultato del rimprovero.
Anche noi spesso ci chiudiamo ai rimproveri e non li vediamo come un mezzo costruttivo di crescita, una parola che può essere buona per noi.
Quale rimprovero mi fa oggi Gesù?
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