La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Cirillo di Alessandria, s. Josemarìa Escrivà de Balaguer

s. Cirillo di Alessandria, s. Josemarìa Escrivà de Balaguer

 Lc 6, 39-45

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.

 

 

Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

#fratello #egameProfondo #distanze #avereACuoreIlBenedell’altro

Il brano di oggi è molto ricco di insegnamenti e riflessioni. Mi soffermo su una parola: Fratello. Non passa giorno che sui giornali non ci sia la notizia di migranti dispersi in mare, di donne che hanno subito violenza, di litigi e risse nei luoghi della vita ordinaria, di situazioni di degrado e di abbandono, di omicidi per motivi banali. Per ognuna di queste situazioni si alternano diversi nomi per definire le persone coinvolte, ma mai si usa la parola Fratello.

Siamo dentro tante relazioni, tanti legami, ma poche ci appartengono; nella maggior parte dei casi cerchiamo di mantenere le distanze perché l’altro non invada troppo il nostro egoismo.
Fratello vuol dire un legame profondo, qualcuno da cui corro immediatamente se so che si trova in difficoltà, a cui regalo la parte più bella di me, per la quale faccio di tutto purchè stia bene. Imparare a guardare l’altro come fratello ci permette di togliere qualsiasi distanza e atteggiamento di superiorità, sospendere il giudizio, sentirsi accomunati da un lavoro costante per migliorarci e crescere.

Solo dopo aver capito cosa ci impedisce di vedere bene e aver liberato il nostro cuore, potremmo parlare al nostro fratello con gentilezza e rispetto e aiutarlo perché anche lui possa stare bene.
Oggi, in una società segnata da violenza, grida, sopraffazione, insulti, c’è bisogno di uomini e donne che sanno vivere avendo a cuore il bene di chi incontrano, si rivolgono con garbo, attenzione, chiedendo permesso di potersi avvicinare all’altro. Quanto è evangelico un comportamento così e che potente antidoto al male!

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