La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Cirillo di Alessandria; s. Josemaria Escrivà de Balaguer

s. Cirillo di Alessandria; s. Josemaria Escrivà de Balaguer

Luca 8, 19-21

Andarono dal Signore Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

#relazionecolPadre #faresilenzio 

In questa pagina di Vangelo Gesù scompiglia le carte rispetto a quella che potrebbe essere la logica umana: quando gli riferiscono che i suoi familiari lo stanno cercando spiazza tutti, dando una definizione di familiarità che non corrisponde al legame di sangue, ma al rapporto che si intrattiene con Dio Padre.

Gesù ci invita a porre lo sguardo sulla relazione che vogliamo stabilire con il Padre, affinché possiamo essere plasmati dal suo Amore incondizionato.

Il legame si svolge su due binari: l’ascolto e la conseguente pratica. Da un lato vi è l’invito a porci nella condizione di ricevere una Parola che può cambiare la nostra vita; tra le righe si
può scorgere la bellezza di fare silenzio per lasciarci riempire dalla Sua Presenza. Lasciare gli affanni e le sfide che la vita ci pone di fronte, gli eventi a cui non riusciamo a dare significato
e le azioni/reazioni delle persone incontrate sul nostro cammino che spesso non comprendiamo. La proposta è entrare in quel riposo che solo il Signore può darci per poter nutrirci di Lui.

A questo primo passo corrisponde un essere nel mondo che sia guidato dalla Sua prospettiva, dal suo modo di guardare il mondo. Uno sguardo che non si limita a giudicare le esperienze a
volte dolorose o le relazioni complicate come un peso insopportabile, ma occasione di agire per il bene, per vedere anche in quelle situazioni la Sua Vicinanza per diventare riflesso della
Sua Luce, laddove sembra tutto avvolto dalle tenebre.

Lasciamoci guidare nella giornata di oggi da questa preghiera che ci invita a guardare con gli occhi pieni d’amore gli avvenimenti che la giornata ci riserverà:

Signore, nel silenzio di questo giorno che nasce, vengo a chiederti pace, sapienza e forza. Oggi voglio guardare il mondo con occhi pieni di amore; essere paziente, comprensivo, umile dolce e buono.  Vedere, dietro le apparenze, i tuoi figli, come tu stesso li vedi, per poter così apprezzare la bontà di ognuno.
Chiudi i miei orecchi alle mormorazioni, custodisci la mia lingua da ogni maldicenza; che in me ci siano solo pensieri che dicano bene.
Voglio essere tanto bene intenzionato e giusto da far sentire la tua presenza a tutti quelli che mi avvicineranno.
Rivestimi della tua bontà, Signore, fa’ che, durante questo giorno, io rifletta te.

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