Mt 11,25-30
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli :
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Ad una prima lettura quello che si respira da questo brano di vangelo é una sorta di serenità data dal sentirsi Amati, dall’avere qualcuno che si prende cura di noi.
Gesù loda il Padre per aver rivelato le cose ai piccoli, e chi è vicino alla semplicità dei piccoli più di San Francesco che oggi ricordiamo?
Il Santo di Assisi ha fatto completamente sue queste parole, ha capito che solo attraverso il Figlio si arriva al Padre e viceversa, non ci sono scorciatoie.
Si é fatto umile, ha fatto scelte coraggiose nei confronti dei “potenti”, si é fatto parte del Creato con semplicità, ha mostrato nuove vie e audaci possibilità per riformare la vita pubblica e privata.
In questo 2022 che ha le sue tragedi e ma anche le sue bellezze cosa ci insegna questo Santo? Che suggerimenti propone alla nostra vita?
Ci dice che con mitezza e decisione si possono fare scelte coraggiose.. in ogni campo della vita, in famiglia, nello sport, nella nostra città, nel nostro stato, in politica, nel sociale, nei nostri oratori, nelle nostre parrocchie, nei nostri luoghi di formazione.
Solo andando alla radicalità del Vangelo possiamo capire come agire!!!
Oggi Gesù ci dice siate miti e umili di cuore… quante volte riusciamo davvero ad esserlo? Quante volte ci vogliamo rivalere sugli altri e prendiamo decisioni in base al nostro tornaconto?
In tutti gli ambiti di vita, se ci pensiamo attentamente, la tentazione di pensare a noi é forte, fortissima, ci sentiamo dentro ad un vortice e non riusciamo a reagire, ad uscire dal così fan tutti.
Dobbiamo avere il coraggio di prendere decisioni anche scomode, di prenderci responsabilità senza paura, di andare controcorrente come Gesù ha fatto nella sua vita.
Qual é il ristoro che Gesù ci promette?
Lo stare con il Padre, il conoscere il Padre, la serenità nell’affrontare la vita nonostante le nostre croci, la bella sensazione che si prova quando usciamo da noi stessi per andare incontro all’altro, la pace che sentiamo quando capiamo che una scelta difficile ha dato i suoi frutti.
Rendi docile il nostro cuore o Signore al tuo Amore. In questo momento di ripartenza delle varie attività scolastiche, oratoriane, sociali, sportive, politiche facci fare scelte grandi che pensino al bene comune, che non abbiano paura di andare incontro all’altro e siano per l’altro.
Oggi ad Assisi il presidente Mattarella accenderà la “Lampada votiva dei comuni d’Italia” affidando il nostro paese a San Francesco e nella Messa verranno ricordate tutte le persone venute a mancare a causa del Covid. Ci uniamo alla preghiera.
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