Mc 4, 10b. 24-25
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva a quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici:
«Fate attenzione a quello che ascoltate.
Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più.
Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
Gesù dice queste parole dopo aver raccontato la parabola del seminatore, spiegando che il seme è la Parola e il terreno è la nostra capacità di ascoltarla, accoglierla e metterla in pratica.
In questo passo Egli ci ricorda che la dimensione dell’ascolto è fondamentale (“Fate attenzione a quello che ascoltate”) perché solo ascoltando con attenzione possiamo essere un “terreno buono”.
Subito dopo, ci ricorda che è una faccenda di misura.
Così come quotidianamente usiamo un metro per misurare la lunghezza di un oggetto e una bilancia per misurare il peso di un sacco di farina, potremmo domandarci: “con quale strumento misuriamo la Parola che ascoltiamo?”.
Se la misuriamo con i criteri della corrispondenza alla nostra razionalità, ai nostri interessi materiali, alle nostre aspettative più o meno egoistiche, ne resteremo delusi e non potremo trarne qualcosa di buono e utile per la nostra vita.
Se invece la misuriamo con il metro della fede, allora questo seme prezioso germoglierà in noi e la Parola diventerà essa stessa il criterio di valutazione della nostra vita e della relazione con Dio, con noi stessi e con gli altri (“Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi”).
Anzi, Gesù ci promette che ci sarà dato “di più”. Se adottiamo la Parola come criterio di valutazione del mondo che ci circonda, potremo percepire il mondo che ci circonda e le relazioni con Dio e con gli altri con più amore, con più luce e con più gioia.
Grazie Signore per la Tua Parola che ci doni ogni giorno!
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