Matteo 24,45-51
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
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“Beato quel servo“: una beatitudine per me.
C’è un padrone che ha posto un servo a capo di tutto con il compito di dare il cibo a tempo debito.
Quel servo sono forse io? Sono chiamato ad avere gesti di cura e attenzione verso i miei fratelli. Che bello! Ho il compito di portare il nutrimento quando serve.
Mi guardo un attimo intorno: a chi devo portare cibo? ai miei familiari, ai miei colleghi, ai nipotini, a coloro che incontro per strada.
Stai a tempo, segui il ritmo: al momento giusto, al tempo opportuno.
Cerca di cogliere l’occasione che ti viene data.
Il Kairos era rappresentato da una maschera calva con un ciuffo, lo puoi afferrare solo quando è davanti a te.
il card. Van Thuan diceva “vivi il momento presente colmandolo d’amore. L’attesa allora sarà colma di speranza“.
Oggi ho saziato qualcuno?
Con questo cuore vigile ci prepariamo a vivere l’Avvento.
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