La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Girolamo Emiliani

s. Girolamo Emiliani

Marco 11, 15-19

In quel tempo. Il Signore Gesù e i suoi discepoli giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio.

 

 

E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni”? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento.

 

Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città.

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«e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio»: sembra essere la descrizione di un semplice atto di indecoroso uso dello spazio sacro. Ai tempi, anche nel Duomo di Milano vi era la brutta abitudine di utilizzare il transetto per abbreviare il percorso, specialmente quando si trasportavano cose e carichi, tanto che fu necessario chiudere la porta della parte sinistra del transetto, lasciando aperta solo quella del lato destro (porta di San Bartolomeo, che dà sull’Arcivescovado).

Ma queste parole descrivono forse ben altro, nel rapporto con Dio.
Forse parlano di una religiosità che diventa “scorciatoia” per raggiungere i nostri desideri o per realizzare i nostri progetti mondani: chiediamo il successo a Dio, oppure usiamo il nome di Dio, come singoli o come gruppi, per ottenere prestigio, potere, benessere, sicurezza. E ci dimentichiamo che quotidianamente nel Padre Nostro chiediamo “venga il Tuo Regno e sia fatta la Tua volontà”.

L’immagine di Gesù completamente “svuotato” e “fallito” sulla croce è monito di affidamento totale al Padre.

Preghiera

Che m’importa dei vostri sacrifici senza numero?»,
così dice il Signore.
Sono sazio degli olocausti di montoni
e del grasso dei giovenchi;
il sangue di tori e di agnelli e di capri
io non lo gradisco.
Quando venite a presentarvi a me,
chi richiede da voi
che veniate a calpestare i miei atri?
Quando stendete le mani,
io allontano gli occhi da voi.
Anche se moltiplicate le preghiere,
io non ascolto.
Le vostre mani grondano sangue.
Lavatevi, purificatevi,
togliete il male delle vostre azioni
dalla mia vista.

(da Isaio 1, 11-18)

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