La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Giuseppe Calasanzio

s. Giuseppe Calasanzio

Luca 13 6-9

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva anche questa parabola:

 

«Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”.

 

 

Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

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Quanto amore e misericordia del Signore nei nostri confronti! Ecco il centro della buona notizia di oggi.
Gesù viene per rendere la nostra vita feconda, viene per darci ancora una volta la possibilità di portare frutto e cerca di metterci nelle condizioni adeguate.

Il vignaiolo mostra tutta la pazienza di cui la pianta ha bisogno, zappa il terreno, tira via le erbacce, libera le radici dagli ostacoli che possono intralciare la crescita.
Mette il concime. Chiede al padrone della Vigna ancora una possibilità: “Lascialo ancora per un anno”.

Ecco la forza della preghiera di intercessione: come Abramo che osa chiedere la pazienza di Dio nei confronti di Sodoma e Gomorra.

Tra le mie preghiere vi è la preghiera di intercessione?
Quale “concime” devo mettere nella mia vita?
In quali parti della mia vita devo portare pazienza?

Porto nel cuore un gesto di cura di Dio nei miei confronti e Lo ringrazio, perché continua a credere in me e nella mia occasione di dare frutti buoni per il mondo.

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