La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Giuseppina Bakhita

s. Giuseppina Bakhita

Marco 8, 1-9

In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, il Signore Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro:

 

«Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno
lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».

 

 

Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».

 

Ordinò alla folla di sedersi per terra.

 

Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla.

Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.

 

Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.

Solo giovedì scorso la liturgia ci proponeva un brano di Vangelo molto simile. Del commento mi ha colpito la domanda “io che cosa ho da dare?”
Tra quella folla che da tre giorni sta ascoltando Gesù possiamo immaginare di essere anche noi.

Gesù non ci vuol bene in astratto: ha compassione per noi, sa che abbiamo fame, che qualcuno di noi può sentirsi male se torna digiuno fino a casa, che alcuni son venuti da lontano, e per rispondere al nostro bisogno parte da quel poco che abbiamo.

Noi dobbiamo solo aver fiducia in lui, che con quel poco può fare l’impossibile: non solo toglie la fame, ma
addirittura trasforma la fame in sazietà, in grande abbondanza: ci portiamo a casa i pezzi avanzati! L’amore che il Signore ha per noi ha qualcosa di esagerato!
Gesù non ha risposto solo ai bisogni spirituali di quelle persone con la predicazione: è stato molto concreto.
Ma lo ha fatto chiedendo ai suoi discepoli di dare quello che avevano, e lo ha moltiplicato.

Chiediamo al Signore di essere attenti anche noi ai bisogni di chi ci sta attorno, i bisogni spirituali, materiali, morali; chiediamo di saper mettere a disposizione ciò di cui hanno bisogno: vicinanza, sostegno, aiuto, tempo.

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