La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Ireneo

s. Ireneo

Luca 8, 26-33

In quel tempo. Il Signore Gesù e i discepoli approdarono nel paese dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. Era appena sceso a terra, quando dalla città gli venne incontro un uomo posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma in mezzo alle tombe. Quando vide Gesù, gli si gettò ai piedi urlando, e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti prego, non tormentarmi!».

 

Gesù aveva ordinato allo spirito impuro di uscire da quell’uomo.

 

Molte volte infatti si era impossessato di lui; allora lo tenevano chiuso, legato con catene e con i ceppi ai piedi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti.

 

 

Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui. E lo scongiuravano che non ordinasse loro di andarsene nell’abisso. Vi era là una grande mandria di porci, al pascolo sul monte. I demòni lo scongiurarono che concedesse loro di entrare nei porci. Glielo permise. I demòni, usciti dall’uomo, entrarono nei porci e la mandria si precipitò, giù
dalla rupe, nel lago e annegò.

#perdecontattoconDio #demonio

Quando perdiamo il contatto con Dio le cose vanno proprio male. Quest’uomo non aveva più rapporti con nessuno, era nudo, viveva tra le tombe e veniva anche legato, ma ciò che lo tormentava era più forte di lui, aveva preso il sopravvento. 
Qui la situazione é proprio estrema, però possiamo trarre spunto per la nostra vita,  perché anche fuori da noi e in noi possiamo trovare cose piccole e grandi che ci tormentano e ci
ingannano. Innanzitutto -cosa che forse ultimamente stiamo perdendo- dobbiamo ricordarci che il demonio é sempre in mezzo a noi, che con sottigliezza si infila nei nostri pensieri, nei
nostri cuori, nelle nostre azioni e ci porta su una strada sbagliata. Non dobbiamo aver paura di nominarlo, dobbiamo imparare a scovarlo e riconoscerlo.
É astuto, conosce le nostre debolezze, sa dove condurci e con cosa tentarci. Non a caso, quando ci rendiamo conto che stiamo facendo qualcosa che forse non segue le indicazioni del vangelo o che ci stiamo allontanando dal modo vero e bello di Amare, la nostra vita si intristisce, ci sembra negativa, ci sembra che tutto sia contro di noi, ci appesantisce il cuore.

Non è una punizione divina, é che il nostro cuore e i nostri occhi si velano di tristezza e malinconia perché perdiamo il senso vero del nostro esistere, ci allontaniamo da ciò che conta, da ciò che dà senso alle nostre giornate, alla nostra vita.
E le occasioni in cui possiamo leggere la presenza delle tentazioni sono tante e nei campi più disparati, lo sappiamo benissimo tutti, inutile nasconderci, un giorno ci pensiamo, un giorno ci caschiamo, un giorno diciamo ‘ma sì’, un giorno ‘cosa vuoi che sia’, un giorno ‘tanto lo fanno tutti’, un giorno proclamiamo che dobbiamo essere liberi, un giorno ci domandiamo ‘perché devo essere sempre io’…e la cosa diventa routine e non ce ne accorgiamo.

Quali sono i demoni che mi bloccano in questo momento?
Cosa, mi accorgo, intristisce il mio cuore?
Su che aspetto della mia vita posso lavorare?
Ho mai provato questa sensazione di vuoto che c’è quando ci allontaniamo da Dio?

Signore, aiutaci a stare sempre all’erta, a non dare per scontato che siamo cristiani e quindi siamo arrivati; la nostra fede ha sempre bisogno di essere alimentata per non farci sbagliare.
Sii tu la Luce del cammino e aiutaci affinché ci lasciamo illuminare!

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