s. Luigi Orione

Gv 14, 1-6

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore.
Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.

 

 

Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”?

 

Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

 

 

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?».

 

Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

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Nel giro di due settimane la liturgia ci propone lo stesso brano di Vangelo… forse abbiamo proprio bisogno di queste parole!
“Non sia turbato il vostro cuore“: quanta tenerezza, quanta vicinanza, quanta attenzione, abbiamo proprio bisogno di sentirci ripetere questo nel nostro oggi.
Se penso il mondo in cui viviamo, a volte il cuore si turba proprio di fronte a ciò che succede, di fronte a certe situazioni e non parlo solo della guerra, dei dispersi in mare, dei
profughi che lasciano il loro paese… capitano tante di quelle cose assurde anche nel quotidiano.

Abbiamo bisogno di qualcuno che ci ripeta di avere fede, di avere speranza, qualcuno che ci aspetti a braccia aperte, qualcuno che ci mostri la strada.

Gesù ci insegna la via da percorrere o ancora meglio Gesù si fa strada per noi, ci accompagna, non ci lascia soli.

Mi rendo conto di questo o penso sempre di cavarmela da sola? Cosa potremmo mai fare con le nostre forze? Credo proprio un bel niente o peggio ancora un bel pasticcio.
Apriamo il nostro cuore, facciamolo entrare!
“La liberazione dal turbamento passa attraverso l’affidamento“, ci dice Papa Francesco.
So affidarmi?

San Giovanni Paolo II invece ci diceva di non avere paura di spalancare le porte a Cristo.
Questo spalancare mi ha sempre sorpresa. Non si tratta di aprire un pochino, quando ho voglia, poi richiudere, solo se sembra faccia per me, stare a guardare, tentennare…. Il
Papa ci invita a SPALANCARE.. e ciò significa accogliere in toto ciò che Dio è e ciò che ci chiede.
Lui ci accoglie così come siamo, ci aspetta, ci accompagna, ci abbraccia, ci perdona, Lui fa tutto ciò ancora prima che noi lo pensiamo. Per incontrarlo davvero e fidarci di Lui
dobbiamo lavorare su di noi, sul nostro cuore.

Gesù è venuto proprio per questo: per condurci al Padre che ha preparato un posto per ciascuno di noi! La bella notizia è che non siamo soli, siamo in tanti a camminare!